Vacanze a settembre? Non perdetevi Napoli, Pompei ed Ercolano!
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Archiviato agosto si torna alla solita routine. Ma per gli amanti delle ferie settembrine o per quelli che la loro agognata pausa ancora non se le sono potuta prendere, vi proponiamo un pacchetto formato weekend in terra campana. Ma, vista l’annata, non dimenticate l’ombrello!
Napoli – Con il treno, arriverete facilmente nel suo cuore. Non lasciatevi spaventare. Questo è solo il primo assaggio. Guardatevi intorno. Lo capirete subito: questa città è l’incarnazione delle contraddizioni dilaganti. Affascinanti e dissacranti allo stesso tempo. Nel golfo, le mille bellezze della natura unite a quelle dell’arte, sembrano lottare, ogni singolo momento, contro incuria e puzzo nauseabondo, per il posto d’onore. Come anche chiassosi viaggiatori e negozianti, contro zingari, mendicanti, lettrici di mano e giocatori di carte. Tutto questo crea un’atmosfera che solo qui si può assaporare. In superficie, da vedere: il Duomo di San Gennaro con la mitra gemmata del Museo del Tesoro (http://www.museosangennaro.it/) pezzo unico al mondo con 3694 pietre preziose realizzata nel 1713 dall’orafo Matteo Treglia, oltre al famoso Complesso Santa Chiara (http://www.monasterodisantachiara.com/) dove affreschi secenteschi, raffiguranti santi, allegorie e scene dell’Antico Testamento, circondano un chiostro maiolicato policromo mozzafiato. Da non perdere assolutamente è la Cappella San Severo (http://www.museosansevero.it/it/) con il suo Cristo Velato e le sue Macchine Anatomiche. Un consiglio: vi salirà una tentazione irrefrenabile di toccare il marmo e di levare il velo del Cristo. Resistete. Non lo fate. Se tentate, sarete cacciati. E poi se fa molto caldo, perché non refrigerarvi un po’? Come? Sottoterra. Un bel percorso, organizzato dal gruppo Napoli Sotterranea, vi aspetta. Con tanto di candele (http://www.napolisotterranea.org/)
Pompei – Nella circumvesuviana colorite e folcloristiche “scenette napoletane”. Improvvisate da strimpellatori per pochi spicci. Ma anche dalla gente comune che parla a tutto volume o che fuma completamente noncurante dei cartelli di divieto alle sue spalle. Anche questo è il bello, o il brutto, secondo i punti di vista, di questa città. Intrattenendovi con questi “teatrini”, neanche vi accorgerete dei circa 40 minuti di percorso. Evitate, se possibile, gli scavi il martedì e il giovedì. In queste giornate arrivano le navi da crociera. La fila è chilometrica per il biglietto. E la visita risulta piuttosto complicata. Munitevi di cappello e acqua. Vi serviranno. Il sito è veramente molto grande. La basilica, il foro, le varie case visitabili, oltre alla Villa dei Misteri. A Pompei c’è da perdersi. Meglio, quindi, se si va accompagnati. Ma attenti alle finte guide turistiche. Ce ne sono moltissime. I gessi delle persone morte soffocate, gli affreschi e i mosaici. Ma anche la tecnologia architettonica delle terme, la grandiosità del teatro e quella dell’anfiteatro, vi lasceranno a bocca aperta. Da non perdere: la Casa del Fauno e le famosissime Lupanare. Infine, mentre camminate, non dimenticate di guardare anche a terra e sui muri: potrete incorrere le “versioni romane scolpite” dei nostri moderni manifesti pubblicitari.
Ercolano – Recuperando la circumvesuviana, sulla via del ritorno a Napoli. Il sito, molto più piccolo di quello di Pompei. Ma veramente molto meritevole, se avete tempo. Impressionante il colpo d’occhio, quando si arriva, dall’alto. Il mare e la pineta di fronte, gli scavi in basso e il Vesuvio sopra la testa. Sembra quasi di sentire il suo brontolio. Inquietante. All’interno, il tempo si è fermato. Letteralmente. Porte, inferiate, affreschi, mosaici. Sembra che i padroni di casa siano usciti un minuto prima. Le strutture, meglio conservate rispetto a Pompei, vi permetteranno di capire, a pieno, come quella gente vi viveva.
Cucina – C’è solo che l’imbarazzo della scelta. E non potete proprio evitare: pizza, babà, sfogliatelle. Sono il minimo sindacale. Vi farete poi allargare i pantaloni quando tornate. Buon viaggiare!
(di Eloisa De Felice)
Foto: La Casa del Fauno-Scavi archeologici di Pompei-di Eloisa De Felice
