Torino Mad Pride lancia Matti a Cottimo, il sito che offre lavoro ai pazienti psichiatrici
Chi l’ha detto che i cosiddetti “matti” debbano vivere un’esistenza priva di nuovi stimoli e in totale reclusione? Oggi, sempre più persone si ritrovano a combattere con disagi psichici di lieve o grave entità e, il più delle volte, queste persone finiscono con l’essere facilmente etichettate, escluse da una società che affonda le sue radici in un terreno ricco di stereotipi.
“Matti a Cottimo” è un progetto nato qualche anno fa per l’inserimento lavorativo degli utenti psichiatrici, lanciato dal Torino Mad Pride, collettivo che annualmente organizza l’omonima parata dell’orgoglio dei folli. A due anni di distanza, quel progetto, che ha già dato lavoro a circa 40 persone con disagi psichici e utenti psichiatrici, sta per diventare qualcosa di più grande: a breve, infatti, quest’ultimo verrà iscritto regolarmente nel registro regionale delle cooperative e ciò significa che “Matti a Cottimo” diventerà a tutti gli effetti, dopo un paio di anni di attività in via informale, una cooperativa sociale.
Entro Novembre ci sarà anche il sito ufficiale che funzionerà come una sorta di Linkedin dei “matti”, anche se, già da adesso è possibile iscriversi per eventuali future collaborazioni compilando un modulo on-line su www.mattiacottimo.net/mad.
Come spiegato da Luca Atzori, che insieme a Simone Sandretti è il fondatore del Torino Mad Pride, all’iniziativa hanno già aderito molte delle cooperative e associazioni torinesi che lavoro sul disagio psichico. Insomma, “Matti a Cottimo” si appresta a diventare un vero e proprio punto di riferimento per associazioni ma anche aziende in cerca di personale da occupare a termine. Soprattutto “Matti a Cottimo” rappresenta uno spiraglio di luce e di speranza per tutte quelle persone che, a causa di un loro malessere interiore, hanno smesso di credere nel futuro e nella vita, che hanno dimenticato il valore di un sorriso. Per ridare loro la certezza che non esiste l’essere migliore, che la realtà non necessariamente deve coincidere con il “buio” e la solitudine, che si può e si deve andare avanti, sempre.
(di Sabrina Ferri)
Avrò maggiore possibilità
sul Linkedin dei “matti”…