Castel San Pietro Romano, sindaco giovanissimo con al centro “umiltà e servizio”
In provincia di Roma, su un monte a 763 metri sul livello del mare, sorge Castel San Pietro Romano, conosciuto come il paese del celebre film “Pane, Amore e Fantasia”. Girando per le sue stradine di sampietrini si respira la tranquillità tipica dei piccoli borghi italiani; l’ordine e la pulizia regnano in ogni angolo e, affacciandosi dal belvedere nelle giornate serene, si può scorgere all’orizzonte il riflesso del mare. Di notte, invece, si resta incantati di fronte al gioco di luci del panorama sottostante.
L’antica Rocca dei Colonna di erge imponente tra i tetti delle piccole case e ospita, proprio in questi giorni, il Presepe artistico, allestito tutti gli anni durante le festività natalizie.
Primo, giovane e intraprendente cittadino di questo incantevole paese è Gianpaolo Nardi, protagonista dell’intervista.
Gianpaolo, sindaco del tuo paese a soli 26 anni. Cosa significa per te ricoprire questa carica?
Significa lavorare ogni giorno senza sosta per il bene della nostra Comunità. Questa è stata la ragione che mi ha spinto a candidarmi alle ultime elezioni amministrative. I miei concittadini, a soli 26 anni , mi hanno dato una grande opportunità. Sono in debito con loro, devo ricambiare l’enorme fiducia che è stata riposta sulla mia persona e sul mio gruppo. Un buon amministratore deve rappresentare nel migliore dei modi il paese e lavorare tra le persone, coinvolgendole in ogni scelta che viene fatta. Per rispondere bene alla Tua domanda, essere Sindaco è un grandissimo onere, ma soprattutto un onore.
Quali sono i principi fondamentali con i quali porti avanti questo impegno?
Cerco di portare avanti il mio impegno con serietà, onestà e passione. Ecco, credo che un amministratore senza passione non possa riuscire in alcun modo a far del bene per la Comunità.
Mai come oggi c’è bisogno di scelte ponderate, talvolta scomode e bisogna avere il coraggio di rompere gli schemi. Questo significa niente compromessi o accordi di comodo. Forse nel breve periodo risulteremo antipatici a qualcuno, ma sono convito che alla lunga paghi. Cerco di svolgere la mia funzione pensando a due parole fondamentali: umiltà e servizio. Per rappresentare la collettività bisogna essere umili, il che non vuol dire essere timorosi, ma ricordarsi sempre che una scelta coinvolge tutti i concittadini.
Poi la parola servizio; quando finirà il mio mandato da Sindaco voglio poter dire che ho fatto tutto il possibile per il bene comune. Sono qui non per fare il comandante, ma per svolgere una forma di servizio bellissima.
Il tuo mandato è iniziato lo scorso 25 maggio 2014. Un breve bilancio di questo periodo e uno sguardo agli obiettivi del futuro.
Sono stati sei mesi molto intensi, impossibili da riassumere in poche parole.
Abbiamo trovato un comune fermo a livello amministrativo, perchè siamo arrivati dopo tre mesi di Commissariamento. Abbiamo fatto ripartire la macchina amministrativa immediatamente, grazie a un grande “gioco” di squadra e all’enorme lavoro svolto dagli uffici con i quali si è creato fin da subito un ottimo rapporto professionale.
Abbiamo iniziato a realizzare il nostro programma su tutti i campi: dalla ripartenza di numerosi cantieri al rilancio del paese con tante manifestazioni culturali e turistiche. Soprattutto, abbiamo provato ad aumentare la visibilità di Castello (Castel San Pietro Romano) . Ecco quindi gli obiettivi del futuro: lavoriamo per un paese sempre più dinamico, ambizioso e pronto a crescere, anche e soprattutto all’esterno.
Per far questo sono fondamentali i mezzi di comunicazione. Internet e i social network in primis (pagina Facebook e Sito web), ma siamo stati protagonisti anche di due trasmissioni televisive. Tra qualche settimana su TV2000 ci sarà una puntata del programma “Borghi d’Italia” proprio su Castel San Pietro Romano.
Altro grande obiettivo è quello di rompere gli schemi della vecchia politica. Niente rancori, ripicche o dispetti. Qui si lavora per tutti e con i fatti scardineremo ( in senso buono) anche i politicanti e chiacchieroni. Per noi, le “guerre” dei nonni non sono quelle dei pro nipoti. Ho l’orgoglio di poter dire che la nostra Amministrazione è davvero di tutti, nessuno escluso.
Chiudo con l’ultimo obiettivo che stiamo già concretizzando: l’internalizzazione dei tributi. Da quest’anno il nostro comune non si avvarrà più di consulenze esterne per i tributi locali. Questo ci permetterà di avere un notevole risparmio economico a vantaggio di tutti i cittadini e allo stesso tempo un maggior controllo delle entrate comunali. Insomma lavoreremo con piacere di più.
Un’ amministrazione deve saper decidere e noi lo stiamo facendo. Sono molto soddisfatto del lavoro fin qui svolto da tutta la squadra. E questo è soltanto l’inizio….
Spesso si afferma che oggi il titolo universitario non garantisce un’occupazione lavorativa e dunque non risulta importante per il futuro dei giovani. Tu sei un ragazzo laureato e, attualmente, sei Sindaco del tuo paese. Quanto ritieni sia stata importante la tua formazione universitaria per il ruolo che ricopri?
Credo che per essere buoni amministratori non serva necessariamente una laurea, ma sono altrettanto convinto che oggi un titolo universitario dia una marcia in più per molti aspetti. Per quanto mi riguarda, l’esperienza universitaria è stata fondamentale, perché mi ha trasmesso un metodo di lavoro e di studio che non avrei potuto acquisire in altro modo. Anche da Sindaco non si smette mai di studiare; le leggi e gli adempimenti cambiano giornalmente e per essere al passo bisogna stare sempre sul “pezzo”, per dirlo con una metafora.
Molto spesso mi trovo a parlare di fronte a persone molto preparate e il bagaglio di studi risulta essenziale. Insomma, ai giovani dico che studiare è un bel sacrificio ma risulta necessario per essere più completi e più formati.
Castel San Pietro Romano è un piccolo centro in provincia di Roma, eppure appare una realtà accogliente, interessante, viva ed entusiasmante, grazie alle numerose iniziative organizzate periodicamente. Raccontaci brevemente la natura di questi eventi e l’importanza che rivestono per il paese.
Grazie all’attività degli Assessorati ma anche e soprattutto a quella delle Associazioni e dei Comitati locali, il nostro paese è sempre pieno di iniziative. A Castel San Pietro Romano non ci si arriva perchè di passaggio da altri posti, dunque è necessario creare delle attrazioni. Le iniziative sono tantissime. In questi giorni è aperto, sino al 20 gennaio, il Presepe artistico a grandezza naturale, allestito nella Rocca dei Colonna e dal registro si leggono ben oltre mille presenze. In estate ci sono diversi appuntamenti culturali, enogastronomici, musicali, sportivi…Insomma siamo piccoli ma facciamo parecchio rumore e abbiamo una gran voglia di far conoscere il nostro territorio.
Cosa consigli ai ragazzi che vogliono intraprendere il tuo stesso percorso?
Consiglio, innanzitutto, di credere nella politica. Non possiamo cadere nel pessimismo cosmico e nel classico luogo comune “ la politica è sporca”. Pensiamo ai nostri doveri, svolgiamo al meglio il nostro ruolo di cittadini e le cose andranno meglio.
Dico ai miei coetanei che il cambiamento viene da noi. Si può cambiare il corso della realtà soltanto scendendo in campo. Dalla tribuna si può urlare, gridare contestare, ma da lì non si arriva mai a fare goal. Insomma dobbiamo metterci in gioco. Mettiamo a servizio del Paese la nostra passione, la competenza e tutte le qualità che abbiamo. Possiamo anche sbagliare, ma per correre questo rischio bisogna scendere in campo. Guardiamo al futuro con fiducia e con la consapevolezza che tutto dipende anche da noi.
Grazie dell’intervista e mi raccomando ci vediamo a Castello!
(di Giulia Cara)
Fotografie di Pasquale Ricolli