Ciclismo: Giro d’Italia, Nibali assapora il successo, annullata la tappa alpina di oggi

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Nibali ancora non si sbilancia, ma noi lo possiamo dire: il 96° Giro d’Italia è  suo. Con la nette vittoria nella cronoscalata della Polsa il siciliano ha messo una serie ipoteca per la conquista della maglia rosa. Annullata la tappa di oggi, causa maltempo, l’ultima insidia per il capitano dell’Astana resta il tappone dolomitico di sabato, ammesso che il tempo conceda una tregua.

IVREA –  La tappa dopo la maglia rosa: è un giro da incorniciare per il basco Beñat Intxausti che si aggiudica la tappa di Ivrea, cogliendo il primo successo personale alla corsa rosa. Il corridore della Movistar scaccia una volta per tutte i fantasmi che lo avevano avvolto dopo la morte del compagno di squadra Xavier Tondo  di due anni fa  a cui ha dedicato la vittoria. Inxhausti precede nello sprint a tre di Ivrea Tanel Kangert, gregario principe di Vincenzo Nibali e Przemyslaw Niemiec polacco della Lampre al secondo podio consecutivo. I big arrivano vicinissimi ai fuggitivi (solo 14 secondi di ritardo), ma tra di loro non c’è Mauro Santambrogio. Il vincitore della tappa di Bardonecchia si stacca nel Gpm di seconda categoria previsto nel finale e taglia il traguardo a 2’24’’ dal vincitore. Sogni di podio addio.

VICENZA –  Visconti ci ha preso gusto: dopo la vittoria sul Galibier, il siciliano della Movistar concede il bis a Vicenza.  Liberato dall’ansia di una vittoria che non voleva più arrivare, l’ex tre volte campione italiano ha dato sfoggio di tutta la sua classe, andando a vincere con una grande azione solitaria: neutralizzata la classica fuga di giornata – in questa edizione poche ne sono andate a buon fine – la bagarre si è scatenata sulla salitella di Crosara.  Danilo di Luca è il primo ad accendere la miccia, l’azione sembra essere buona, ma un indemoniato Visconti lo aggancia e lo supera a velocità doppia.  Nella discesa il gruppo non si organizza e il siciliano può festeggiare la  seconda vittoria in questo Giro.  Ora che ha ritrovato la convinzione dei propri mezzi, nulla gli è precluso.

POLSA – La cronoscalata incorona Vincenzo Nibali: sicuro, potente, stilisticamente perfetto il messinese sfodera una prestazione eccezionale nella corsa contro il tempo e ipoteca il Giro d’Italia. Evans crolla, arrivando a 2’30’’ dal vincitore, ma rimane al secondo posto in classifica generale con oltre 4 minuti di ritardo. Una superiorità imbarazzante per lo “squalo dello stretto”,  capace di imprimere un ritmo da 98-99 pedalate al minuto. Impossibile per gli avversari tenere il suo passo: l’unico a difendersi è stato il redivivo Samuel Sanchez, giunto secondo a 58’’ dal vincitore e ora decimo della generale.  Discreto anche Rigoberto Uran che accusa al traguardo un ritardo di 1’26’’ da Nibali e ora insidia il secondo gradino del podio a Evans. Il primo posto invece non è in discussione, tantomeno dopo la decisione di oggi di annullare la 19° tappa che prevedeva l’arrivo in salita Valle Martello.  Si ripartirà domani, tempo permettendo, con  il tappone dolomitico che prevede le scalata di San Pellegrino, Giau, Tre Croci e l’arrivo alle Tre Cime di Lavaredo.

Giuliano Corridori

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