I cassonetti “intelligenti” per il futuro della raccolta dei rifiuti

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di Tiziano Aceti

Con i cassonetti “intelligenti” la tecnologia si mette al servizio della raccolta differenziata. Un progetto ambizioso che potrebbe cambiare in futuro il modo di raccogliere i rifiuti. L’utilizzo dei cassonetti “intelligenti” attraverso delle apposite card permetterebbe di tracciare l’intero ciclo dei rifiuti.

Il progetto  a Firenze – I tentativi di migliorare e rendere più efficace la raccolta differenziata riguardano anche il capoluogo toscano. Infatti, sono stati realizzati, per alcune zone della città di Firenze, alcuni cassonetti utilizzabili con una chiavetta elettronica in dotazione alle singole famiglie residenti nelle zone dove sono situati i contenitori di ultima generazione.

Il progetto in Emilia Romagna – In provincia di Rimini e di Modena sono già da tempo in uso questi nuovi cassonetti altamente tecnologici. In provincia di Rimini è già da qualche tempo partito il progetto sperimentale che prevede l’uso di chiavette elettroniche personalizzate per l’apertura del cassonetto per la raccolta indifferenziata, e che permettono di memorizzare il numero dei rifiuti. Anche nella provincia di Modena, per la precisione a Spalimberto, una tessera magnetica permette di attivare i cassonetti “intelligenti” per la raccolta differenziata.

Il progetto europeo – Il gruppo multi utility Hera è in prima fila per un importante progetto, in riferimento sempre alla raccolta di rifiuti: si tratta dell’ Identis Weee (Identification Determination Traceability Integrated System for Weee), un progetto di stampo europeo. L’obiettivo di questo progetto è quello di aumentare la raccolta dei rifiuti elettronici ed elettrici; in particolar modo piccoli elettrodomestici, lampadine e cellulari. Questo progetto dovrebbe prendere piede in diversi comuni dell’Emilia Romagna, tra cui Bologna. Con l’uso di questi cassonetti, attraverso dispositivi tecnologicamente avanzati si potrà tracciare l’intero ciclo del rifiuto, fino ad arrivare al recupero o trattamento finale. Inoltre, sarà possibile tracciare anche le abitudini dei singoli cittadini. Il progetto in questione sembrerebbe prevedere un investimento di 3,5 milioni di euro co-finanziati dall’ Unione Europea all’interno del progetto “LIFE + Politica e governance ambientali”.

Nel frattempo, mentre si adottano progetti sperimentali per migliorare il modo di realizzare la raccolta differenziata, l’ Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, riguardo a circa 102 discariche che sembrerebbero non conformi alle direttive europee del 1999.

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