Brennero: pronta le rete anti-migranti. Primi controlli da giugno
Il Parlamento austriaco ha approvato la legge “blocca-profughi”, mentre il candidato dell’estrema destra Norbert Hofer vince il primo turno delle presidenziali. Panico del Partito popolare (Övp) e del Partito socialista (Spö). Scompiglio nell’esecutivo del cancelliere socialdemocratico Werner Faymann.
Per tentare di contenere il dilagante plauso popolare verso l’estrema destra xenofoba dell’Fpoe (il cui candidato è proprio Norbert Hofer ) il Parlamento austriaco ha pensato bene di agire come se Hofer fosse già al governo e ha quindi approvato con 98 voti a favore e 67 contrari la legge “blocca-profughi”. Il nuovo provvedimento prevede la facoltà del governo di dichiarare “lo stato d’emergenza” se il numero dei migranti aumentasse in maniera repentina, e la possibilità di respingere la maggioranza dei richiedenti asilo direttamente al confine, inclusi quelli provenienti da Paesi in guerra come la Siria.
Ma le azioni portate avanti da Vienna in favore dei respingimenti si sublimano con la presentazione del muro del Brennero, o meglio della rete, che spunta all’evenienza e che serve a scegliere tra chi può proseguire e chi no, tra chi è ammesso a valicare il confine e chi invece verrà rimandato indietro.
Il quotidiano Tiroler Tageszeitung precisa i termini del progetto al valico del Brennero. A partire da giugno inzieranno i controlli attraverso l’uso di una specie di imbuto rovesciato dalle sembianze di una rete metallica lunga 250 metri (ma che può arrivare fino a 370 m) che taglia perpendicolarmente a est la carreggiata dell’autostrada A22 e a ovest quella della strada statale del Brennero. La barriera è stata presentata lo scorso mercoledì, anche se numerosi particolari erano già noti.
Il territorio italiano sarà interessato dai controlli, che inizieranno infatti subito dopo la galleria che collega l’Italia con l’Austria. Il traffico sarà fatto rallentare fino ad una velocità massima di 30 chilometri orari e quindi incanalato su quattro corsie. La polizia austriaca al confine controllerà le persone e gli individui considerati “sospetti”, questi saranno deviati nella vicina area predisposta all’identificazione.
Sulla vicenda è intervenuto il Premier Renzi: “Nei primi quattro mesi dell’anno il numero dei migranti arrivato in Italia è inferiore a quello del 2014 e sostanzialmente uguale a quello del 2015, si tratta di uno sforzo impegnativo per il nostro Paese, che continua a cercare di salvare vite umane in mare, ma con numeri che sono più bassi di quelli che vengono riportati dagli allarmi internazionali. Tutto ciò conferma – ove ce ne fosse il bisogno – che l’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”.
In ogni caso in barba ai principi di Schengen e a quelli insiti nell’idea di Europa, sulla libera circolazione di merci e cittadini ad esempio, in Austria si tenta di rispondere alla questione “migranti” semplicemente non occupandosene e erigendo barriere artificiali per contrastare i flussi migratori che da millenni si verificano sul nostro pianeta.
Anche la Boldrini ha commentato la vicenda: “Non è la strada giusta, perché divide. E’ la resa dell’Unione europea, vuol dire alzare bandiera bianca e mi auguro che le autorità austriache ci ripensino . Mi auguro che l’Unione europea metta all’ordine del giorno la questione e si trovino dei meccanismi per far rispettare ai paesi membri gli impegni”.
Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per la migrazione ha dichiarato: “Quello che sta avvenendo tra Austria e Italia deve essere spiegato e chiarito da Vienna”.
(di Azzurra Petrungaro)