La riscossa del Marziano: Marino assolto da tutte le accuse
A un anno dalle dimissioni da sindaco di Roma, Ignazio Marino viene assolto nel processo che lo vedeva indagato per peculato e truffa. Numerosi i messaggi di sostegno giunti all’ex primo cittadino della capitale, ma da Palazzo Chigi e dal Campidoglio nessun segnale
Sono serviti appena quindici minuti alla camera di consiglio del tribunale di Roma per decidere che le accuse nei confronti dell’ex sindaco della capitale, Ignazio Marino, erano del tutto infondate. Marino era indagato per reati gravi, peculato, falso e truffa, ma il procedimento è stato totalmente archiviato, con conseguente proscioglimento dell’ex inquilino del Campidoglio. Per quanto concerne le accuse di peculato e falso, il Gup Balistrieri ha sottolineato che il fatto non sussiste, mentre in merito alla truffa la procura ha stabilito che i fatti contestati non costituiscono reato.
È la fine di un incubo per Ignazio Marino, che esattamente un anno fa annunciava le dimissioni dalla carica di sindaco, per potersi difendere meglio da quelle che lui ha sempre definito accuse infondate, ma che gli sono costate incarico, ingiurie e voltafaccia anche all’interno del Partito Democratico. Eppure Marino, forte anche del sostegno di larga parte dei romani, aveva provato a resistere alle “bordate” e agli sgambetti politici che venivano da più parti, fin quando il 30 ottobre 26 consiglieri comunali, di destra e di sinistra, avevano presentato le loro dimissioni di fronte a un notaio, cosa che fece decadere giunta, consiglio e lo stesso sindaco.
La rivalsa politico-mediatica del Marziano
A un anno di distanza, dopo le accuse piovute da più parti, dopo la richiesta di 600.000 euro da parte del nuovo sindaco di Roma per il danno d’immagine arrecato alla capitale e nonostante gli assordanti silenzi di larga parte del suo PD, Renzi incluso, Marino ha potuto togliersi più di un sassolino dalle scarpe, rispedendo ai mittenti le accuse, facendosi beffa delle richieste del Campidoglio e parlando a ruota libera sul suo partito. Marino, nella sua rivalsa politico-mediatica, non ha tralasciato nessuno, sia quelli che l’hanno sempre difeso sia coloro che in modo più o meno manifesto sono stati suoi detrattori. E del resto, visto il trattamento di “favore” subito, non poteva essere altrimenti.
Nella conferenza stampa tenuta per commentare l’assoluzione, il Marziano ha dichiarato di essere sempre stato fiducioso sull’esito del procedimento, in quanto assolutamente certo di non aver commesso alcun reato. Tuttavia i commenti più interessanti l’ex primo cittadino li ha riservati al Premier, Matteo Renzi, che non fece nulla per fermare lo scempio interno alla giunta romana. Parlando del Presidente del Consiglio, Marino ha detto che un politico dovrebbe guardarsi allo specchio per capire se è uno statista oppure no. Non meno duro il commento su Matteo Orfini, commissario straordinario del PD romano. Orfini, a seguito dell’assoluzione di Marino, aveva commentato la vicenda con tweet al vetriolo nel quale spiegava che le dimissioni del sindaco erano state chieste non per le accusa, ma per la sua incapacità di risolvere i problemi della capitale. Marino, chiamato a commentare il messaggio, ha liquidato la cosa con un secco:“Orfini chi?”.
Da Palazzo Chigi e dal Campidoglio nessun segnale
Nonostante la completa assoluzione, Palazzo Chigi e il Campidoglio non hanno ritenuto necessario mandare alcun messaggio all’ex sindaco, che tuttavia ha ricevuto numerose dimostrazioni di vicinanza da diversi esponenti della maggioranza, delle istituzioni e da molti cittadini romani, che ancora si chiedono come sia stato possibile un tale pasticcio. Ormai comunque la frittata è stata fatta, Marino si ritrova incensurato, ma senza scranno, sul Campidoglio regna Virginia Raggi che, nonostante le già tormentate vicende della sua “non giunta”, non sembra intenzionata a mollare la presa. Adesso non resta che attendere per capire quali saranno le decisioni del “Marziano”. Il diretto interessato ha detto di volersi prendere un anno sabbatico, ma sono in molti a credere che Marino utilizzerà i prossimi mesi per riorganizzare le forze e preparare una trionfale ridiscesa in campo. Tuttavia quel che per il momento non è dato sapere è se tale rientro da vincitore, all’interno dell’agone politico, avverrà fuori o dentro il Partito democratico.
(di Christopher Rovetti)