Allegri resta al Milan. La Roma, sedotta e abbandonata, costretta a cambiare obiettivo
Nell’ultimo mese la domanda più frequente nella testa dei tifosi di Milan e Roma è stata quella relativa al futuro di Massimiliano Allegri. Il tecnico toscano è stato tante, troppe volte sulle prime pagine dei quotidiani sportivi e non solo. A Milano l’addio di Allegri sembrava scontato, tanto che, già prima della fine del campionato, ci si interrogava su chi avrebbe preso il suo posto. Parallelamente a Roma il suo ingaggio sembrava cosa praticamente fatta, si pensava alla firma come una pura e semplice formalità da espletare dopo il derby di Coppa Italia.
Prima di ieri sera nella capitale si pensava già ai giocatori ideali che la società giallorossa avrebbe dovuto prendere all’allenatore di Livorno. I pensieri relativi al nuovo tecnico avevano contribuito addirittura ad alleviare l’interminabile attesa per il derby più importante della storia. Durante la settimana prima di Roma-Lazio a Trigoria si parlava sì del modulo e degli uomini che Andreazzoli avrebbe impiegato contro i cugini, ma tanto anche del fatto che Allegri sarebbe diventato l’allenatore della Roma. I tifosi pensavano che le voci sul futuro della panchina avrebbero distolto l’attenzione di tutti, giocatori compresi, da quello che era l’obiettivo immediato più importante, la coppa. Poi però si diceva che in fondo alleviare la tensione sarebbe stato meglio, arrivare troppo carichi al derby avrebbe svantaggiato anche i calciatori. Evidentemente a Trigoria si pensa troppo, ci si fanno troppe domande. La Roma infatti non ha solo perso la Coppa Italia contro gli acerrimi rivali, ma non avrà neppure Allegri sulla propria panchina per la prossima stagione.
L’ufficialità è arrivata ieri, in tarda serata, al termine dell’incontro tra Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e l’allenatore rossonero. Massimiliano Allegri è e resterà l’allenatore del Milan almeno per un’altra stagione, ma a Milanello si aspetta un comunicato per un eventuale prolungamento del contratto. A Roma invece continua a regnare l’incertezza sul futuro societario e tecnico. Ad una settimana dalla conclusione di un’altra stagione fallimentare, nessuno conosce quale sarà il futuro del direttore generale, Franco Baldini, della panchina e della squadra. Il problema del tecnico è naturalmente il primo nodo da sciogliere e Allegri sarebbe stata forse la soluzione ideale. Il milanista è un tecnico che ben si adatta alla rosa a sua disposizione, caratteristica che negli ultimi due anni, nella capitale, pochi allenatori hanno dimostrato di avere. La cosa più importante però è che il milanista, in questi tre anni, ha dimostrato di saper gestire al meglio giocatori importanti, dal carattere particolare. Nonostante qualche piccola incomprensione con alcuni giocatori di carisma, Seedorf e Inzaghi per fare due esempi, l’allenatore di Livorno ha guidato al meglio uno spogliatoio difficile, esemplare la gestione di Balotelli ed El Shaarawy. Tutte caratteristiche che avevano reso Allegri la prima soluzione sul taccuino di Sabatini. Dopo la forzata rinuncia a Mazzarri, la Roma ha dovuto però abbandonare anche questa pista e adesso dovrà muoversi rapidamente per programmare in tempo la prossima stagione. Sarà importante prendere una decisione in tempi brevi e puntare su un nome che sia una garanzia, perché le scommesse degli ultimi due anni non hanno portato i risultati sperati. Nessun tifoso, dopo le ultime contestazioni, perdonerebbe alla dirigenza un altro errore, il tempo ormai è scaduto.
Giovanni Fabbri