Euro Futsal 2016. La Spagna si riprende il torno d’Europa
Cala il sipario senza sorprese sul campionato europeo di futsal svoltosi a Belgrado dal 2 al 13 di febbraio: ad alzare al cielo il titolo, come da pronostico, è la Spagna, che in una finale senza storia travolge la malcapitata Russia per 7 a 3 succedendo all’Italia nell’albo d’oro della rassegna continentale.
La squadra campione: SPAGNA
Arrivata nei balcani con l’obiettivo di riprendersi la corona di Regina d’Europa persa in favore dell’Italia nell’edizione 2012 degli europei, quando ad eliminare gli allora Campioni d’Europa in carica fu la Russia (in quella che, allora, rappresentava pergiunta a sua volta una riedizione della finale di Euro 2010), la nazionale iberica ha completato la missione con un percorso netto, fatto di sole vittore. Dominatrice del girone B, più un allenamento che un ostacolo, la nazionale spagnola si è messa alle spalle agevolmente Ungheria (5-2) ed Ucraina (4-1). Disarmante la prova di forza contro il Portogallo di Ricardinho, demolito 6-2 nei quarti di finale in un’altra grande classica del futsal ai massimi livelli, mentre nessun trattamento di riguardo è stato riservato nemmeno per il Kazakistan carnefice dell’Italia, piegato per 5-3 con qualche piccolo patema. Ben più agevole, paradossalmente, la gestione dell’ultimo atto del torneo: nella riedizione della finale del campionato europeo del 2010 contro la Russia, la Roja ha ipoteca il successo portandosi sul 4-0 già al 16’, chiudendo poi la propria cavalcata trionfale con il 7-3 definitivo rifilato ai danni dei malcapitati russi. Forte di un quintetto base capace di avvalersi di elementi come Sedano in porta, oltre che di Pola, Ortiz, Mario Rivillos e Raul Campos, la nazionale iberica non si è fatta intimidire dai galloni di favorita riprendendosi prontamente la corona di regina del continente dopo il breve interludio azzurro. Con in tasca il titolo di Campione d’Europa, il mirino della Spagna si sposta ora ai campionati mondiali, in programma a settembre in Colombia, dove dopo due finali perse contro il Brasile l’obiettivo della Roja è piuttosto facile da immaginare: salire sul tetto del mondo.
La delusione: ITALIA
Il titolo di sorpresa in negativo della manifestazione spetta, nostro malgrado alla nazionale azzurra. Menichellli conferma in gran parte il blocco capace in Belgio, ormai due anni fa, di insediarsi sul trono dell’Europa del futsal; la fase a gironi mette in mostra un Italia di livello, che senza troppi problema chiude in testa il proprio raggruppamento mettendosi alle spalle Azerbajan (3-0) e Repubblica Ceca. Tra la fase a gironi e l’accesso alla semifinale contro la Spagna è il Kazakistan, matricola capace di strappare applausi alla sua prima partecipazione alla rassegna continentale ma non dalla caratura tale, sulla carta, da impensierire i Campioni d’Europa in carica. Il campo però, come spesso accade, è tanto perentorio quanto sorprendente nei giudizi: la formazione kazaka, senza timore reverenziale alcuno, sorprende gli azzurri portandosi sul 2-0 con Léo e Zhamankulov. Subito il doppio gancio, l’Italia reagisce con Fortino, ma l’entusiasmo per il quarto di finale dura trenta secondi scarsi, il tempo necessario a Yesenamanov di ristabilire le due reti di distacco. Nel secondo tempo il tentativo di rimonta della nazionale azzurra si infrange due volte contro il legno, ed anche il 2-3 di Canal non fa in tempo a far giore l’Italfutsal che i kazaki chiudono definitivamente il match con le reti di Nurgozin e Lèo che scrivono lo storico 5-2 finale.
Decisamente un finale inatteso per la formazione azzurra, che della difficoltà insita nel confermare il successo maturato in Belgio sperava perlomeno di arrivare a sfidare i futuri campioni d’Europa della Spagna in semifinale. Una caduta tanto inattesa, che però potrebbe servire da stimolo e lezione ad una Nazionale dalle indubbie qualità, chiamata anch’essa a rappresentare il Vecchio Continente nei prossimi Campionati Mondiali di futsal , in programma a settembre in Colombia.
La sorpresa: KAZAKISTAN
Arrivata a Belgrado con i galloni di matricola, la nazionale di futsal del Kazakistan ci ha messo molto poco a far intendere al novero delle concorrenti di avere intenzioni tutt’altro che pacifiche. Contro la Russia, nella gara d’esordio, i ragazzi del ct Cacau si sono arresi solamente per 2-1, risultato che nonostante i tanti complimenti costringeva il roster euro-asiatico a superare la Croazia per poter sperare nella qualificazione. Contro la formazione balcanica i kazaki sfoderano una grande prestazione, centrando un 4-2 che, grazie anche al 2-2 tra croati e russi nell’ultima gara del girone, ne sancisce il secondo posto alle spalle della Russia che vale la sfida all’Italia Campione d’Europa in carica. Disinvolti e desiderosi di scrivere una pagina di storia, i kazaki scaraventano gli azzurri giù dal proprio scranno dorato, grazie ad una partenza a razzo che li porta sul 2-0 e permette di controllare i ritorni della formazione azzurra, sconfitta 5-2. Il Kazakistan diventa la mina vagante della final four del torneo, che comprende anche Russia, Spagna e i padroni di casa della Serbia. Il tabellone riserva al Kazakistan nientemeno che la Spagna, spaventata nel penultimo atto del torneo dallo svantaggio immediato siglato da Dovgan; forti di un tasso tecnico superiore alla media delle partecipanti alla manifestazione, gli spagnoli riescono comunque a ribaltare l’iniziale svantaggio portandosi sul 4-1. Un Kazakistan mai domo va addirittura vicino a riaprire la contesa negli ultimi 3 minuti di gioco grazie alle reti di Zhamankulov e Léo (già carnefici dell’Italia), ma Campos a un minuto dal termine della contesa spedisce definitivamente la Spagna in finale. Il sogno kazako di un’incredibile impresa sbatte sul Golia di turno, ma resta la soddisfazione del terzo posto finale conquistato ai danni della Serbia, travolta per 5-2 nella finalina; è l’ultimo squillo di un’avventura memorabile, iniziata come una vacanza in terra serba e chiusa con una medaglia di bronzo al collo.
Il giocatore: RICARDINHO
Paragonato da molti, anche tra gli addetti ai lavori, al Leo Messi del calcio a 5, Ricardo Felipe da Silva Braga, in arte Ricardinho, è sicuramente tra i protagonisti principali dei campionati europei di futsal disputatisi a Belgrado. Trascinatore di un Portogallo ancora una volta, come già verificatosi nelle scorse rassegne europee e mondiali per Nazionali, un gradino al di sotto delle grandi del calcio a 5, hanno fatto però il giro del mondo le immagini delle prodezze del funambolico calciatore lusitano, capace di regalarsi la standing ovation dell’intera platea presente sugli spalti degli impianti balcanici grazie a perle del calibro di quella regalata nel match perso 1-3 contro la Serbia.
Michael Anthony D’Costa