I 110 anni delle Harley Davidson tra spettacolo, polemiche ed incidenti

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Un fine settimana ricco di eventi e spettacolo, quello appena trascorso, in compagnia dei festeggiamenti per il 110° anniversario della casa motociclistica di Milwaukee. Un compleanno celebrato in grande stile grazie alla presenza di 35.000 moto e oltre 100.000 appassionati del marchio made in Usa. Sold out nei campeggi e negli hotel di Ostia e dintorni.

La conferenza stampa- Harley Davidson alimenta il sogno di libertà personale– così ha esordito Matt Levatich, Presidente e AD della Harley Davidson Motor Company, durante la conferenza stampa internazionale, che ha proseguito- voglio dare il benvenuto alle migliaia di motociclisti Harley Davidson venuti da tutto il mondo nella città eterna per i nostri 110 anni”.

Durante la conferenza stampa i vertici dell’azienda hanno presentato la ‘Freedom Jacket’, una giacca di pelle nera, coperta di badge. Partita un anno fa dal Tibet ha viaggiato per il mondo, compreso l’evento organizzato nella Capitale, ed è stata indossata dagli harleysti, a testimonianza della coesione che la marca crea tra i popoli. 

La benedizione di Papa Francesco-  Le Harley Davidson arrivano a San Pietro per la benedizione di Papa Francesco. Il Santo Padre è uscito dal territorio Vaticano per percorrere via della Conciliazione a bordo di una jeep scoperta, salutando i fedeli, compresi i bikers giunti a Roma in occasione del 110esimo anniversario della casa americana made in Milwaukee. La presenza, inizialmente prevista in oltre duemila, con posteggio direttamente in piazza San Pietro, è stata ridotta ad alcune centinaia di motociclette alle quali è stato consentito parcheggiare lungo via della Conciliazione.

Il percorso della parata- La sfilata delle H-D si è snodata dalla rotonda di Ostia fino al quartiere Flaminio. Il percorso, nel dettaglio: corsia centrale della via Cristoforo Colombo, porta Ardeatina, viale Terme di Caracalla, piazza di porta Capena, via di San Gregorio, via Nicola Salvi, via degli Annibaldi, via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via del Plebiscito, corso Vittorio Emanuele II, corso Rinascimento, lungotevere Marzio e lungotevere in Augusta, passeggiata di Ripetta, lungotevere Arnaldo da Brescia, lungotevere delle Navi, lungotevere Flaminio e ponte Duca d’Aosta.

Le polemiche- Le polemiche dei giorni scorsi, però, non si sono placate. Lo “scandalo parcheggi”, gli oltre 5.000 posti “requisiti” a danno dei residenti, e i malumori relativi ad una scarsa organizzazione hanno rischiato di offuscare l’apertura di un evento di portata mondiale. I cittadini di Ostia avevano, fin da subito, espresso dubbi sul rispetto del “Regolamento per l’esercizio e l’uso del porto turistico di Roma”, in particolare nei confronti di tematiche quali, orari di apertura, circolazione viaria, parcheggi e schiamazzi. Sotto accusa, da parte del comitato di quartiere, è stata anche la mancata campagna di informazione, nei confronti di cittadini e commercianti di Ostia.

Gli incidenti- A rovinare il clima di festa, purtroppo, un grave incidente sul raccordo, all’altezza della galleria Appia. Una decina gli harleysti coinvolti, diversi i feriti, e una giovane donna italiana, di 23 anni, in gravi condizioni, è stata trasportata dal 118 in eliambulanza. Erano tutti diretti ad Ostia. A scatenare l’incidente sarebbe stato, secondo alcuni testimoni, il rallentamento di due automobili che viaggiavano davanti ad un nutrito gruppo di motociclisti.

Già nei giorni scorsi un grave lutto aveva colpito la festa per il 110°anniversario H-D: Roland Kalbermatter e Katia Karlen avevano perso la vita, a bordo della moto, mentre si dirigevano al raduno della Capitale.

di Lorenza Santangelo 

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