Formula 1, Azerbaigian: Ricciardo vince una gara folle, Bottas e Stroll sul podio
Il gran premio più pazzo ed imprevedibile degli ultimi anni. In Azerbaigian va in scena una gara al limite della follia, condita da insulti e gestacci fra Hamilton e Vettel, finiti entrambi fuori dal podio, e vinta dalla Red Bull di Daniel Ricciardo, con Bottas secondo e Stroll terzo. Lotta apertissima in testa alla classifica, Vettel a +14 su Hamilton.
IL PODIO DEGLI INCREDULI – A Baku vince dunque Daniel Ricciardo (quinto successo in carriera per l’australiano), bravo e fortunato a sfruttare il caos generale per issarsi al comando della gara fra incidenti, liti, penalità e sfortune varie, sicuro fino alla fine e lanciato verso una vittoria impensabile ad inizio corsa, quando la sua Red Bull partiva dalla decima posizione. Un podio su cui nessuno avrebbe scommesso: Ricciardo primo, Bottas secondo dopo aver tamponato Raikkonen al primo giro ed esser finito fra i doppiati, Stroll terzo, ovvero l’incredulità fatta persona per il diciottenne della Williams, tanto criticato finora ma perfetto nel gestire una gara fortunata ma nella quale occorreva sangue freddo e buona tecnica per condurre in porto l’impresa. Bravi e baciati dalla buona sorte tutti e tre.
FINE DI UN IDILLIO? – Volevano entrambi la lotta mondiale e la stanno avendo. Lewis Hamilton e Sebastian Vettel si stanno giocando il titolo e in Azerbaigian hanno dato vita ad un duello aspro che potrebbe incrinare il bel rapporto avuto fra i due campioni del mondo finora. Hamilton parte a razzo scattando anche dalla pole position, Vettel, partito dalla seconda fila, ha infilato Bottas e Raikkonen per lanciarsi all’attacco della Mercedes dell’inglese. Ingressi della Safety Car a raffica, durante uno di essi ecco il fattaccio: Hamilton rallenta tanto, troppo, Vettel lo tampona, quindi lo affianca prendendolo a male parole e cercando di speronarlo. Risultato? Il tedesco della Ferrari viene penalizzato con 10 secondi da passare ai box, ma la sfortuna arriva anche per il britannico della Mercedes che deve effettuare un’altra sosta per fissare il proteggi testa posto sulla sua vettura; Vettel chiude quarto, Hamilton quinto, la sensazione è che sia nata una nuova rivalità in Formula 1.
PRIME VOLTE – Oltre al successo di Ricciardo e al miracoloso podio di Stroll, il gran premio dell’Azerbaigian registra altre prime volte: intanto i primi punti della McLaren con il nono posto di Fernando Alonso che ad un certo punto addirittura afferma in radio: “Peccato, avremmo potuto vincere questa gara”. Quindi il decimo posto di Wehrlein che porta un punto e tanto ossigeno alla disastrata Sauber, ma anche l’ottima prestazione della Haas di Kevin Magnussen che chiude settimo e per un po’ si trova addirittura in zona podio.
SFORTUNE – Ma a Baku vanno in scena anche pagine che i diretti interessati vorranno dimenticare immediatamente: Felipe Massa, ad esempio, si ritrova a ridosso del podio dopo i pasticci fra Hamilton e Vettel, e le Safety Car, ma finisce col doversi ritirare per noie alla macchina; vedere il compagno di squadra sul podio avrà certamente acuito il rimpianto del brasiliano. Quindi Kimi Raikkonen, tamponato da Bottas ad inizio gara, alle prese con una foratura dopo e finito doppiato, penalizzato per l’intervento dei meccanici quando era vietato, e infine ritirato. E poi Max Verstappen, partito come una fionda, attaccato al podio e poi mollato dalla sua Red Bull per il quarto ritiro collezionato nelle ultime sei gare: se non è sfortuna questa…Disastro casalingo, infine, per le due Force India, entrambe a lottare per il podio, entrambe coinvolte in un multiplo incidente che ha messo fuori Perez e costretto Ocon (poi sesto al traguardo) a perdere le prime tre posizioni.
RESOCONTO: 1. Ricciardo (Red Bull); 2. Bottas (Mercedes); 3. Stroll (Williams); 4. Vettel (Ferrari); 5. Hamilton (Mercedes); 6. Ocon (Force India); 7. Magnussen (Haas); 8. Sainz (Toro Rosso); 9. Alonso (McLaren); 10. Wehrlein (Sauber).
CLASSIFICA: 1. Vettel 153; 2. Hamilton 139; 3. Bottas 111.
di Marco Milan