Formula 1, Ungheria: Vettel guida la doppietta della Ferrari, Hamilton torna a -14
Torna vincere Sebastian Vettel che domina il gran premio d’Ungheria dopo la pole position del sabato, allunga in classifica su Lewis Hamilton (quarto) a +14 e festeggia la doppietta della Ferrari grazie al secondo posto di Kimi Raikkonen. Il tedesco può così godersi ora le meritate vacanze con un discreto vantaggio sull’inglese della Mercedes.
TESTA A TESTA – Che la pista di Budapest fosse favorevole alla Ferrari lo si sapeva sin dalla vigilia, ma il dominio delle due rosse è stato nettissimo con la prima fila al sabato e la doppietta in gara. Vettel è partito alla perfezione scattando dalla pole position e protetto da Raikkonen, poi ha gestito la corsa con astuzia ed intelligenza, tenendo pure a bada un fastidioso problema al volante che ne ha limitato le prestazioni per gran parte del gran premio. Non vinceva da Montecarlo il tedesco (46 successi in carriera), tallonato da Hamilton e tornato ora a +14 sul pilota britannico della Mercedes che in Ungheria si è trovato in difficoltà, ha provato a raggiungere le Ferrari, è stato aiutato dal box che gli ha permesso di superare Bottas e poi ha desistito dall’impresa restituendo la posizione al compagno di squadra.
FUORI I SECONDI – Bottas è finito così sul podio davanti all’inglese, confermandosi sì la seconda guida della Mercedes ma dimostrando anche che la scuderia tedesca tiene il finlandese in evidente considerazione, ha rispetto di lui e del suo lavoro. Stesso discorso alla Ferrari per Kimi Raikkonen che ha protetto Vettel al via e lo ha scortato per tutta la gara anche quando era più veloce di lui, sacrificando un ritorno alla vittoria che per il campione del mondo 2007 manca da 86 gran premi e dalla gara australiana del 2013 quando guidava la Lotus. Anche grazie agli scudieri, però, si vincono i campionati.
IMPRESE E GUAI – Un altro grande protagonista del gran premio d’Ungheria è stato Fernando Alonso, in grado finalmente di sfruttare il suo talento con una McLaren veloce e che ha stampato addirittura il giro più veloce della corsa. Sesto posto per lo spagnolo, neo 36enne, che una volta di più conferma che meriterebbe un sedile e una macchina migliore. Prima di lui è giunto Max Verstappen, uno dei piloti più veloci in pista, penalizzato scriteriatamente dalla giuria dopo il contatto fratricida al primo giro fra lui e l’altra Red Bull di Ricciardo che ha costretto l’australiano al ritiro: 10 secondi di penalità al giovane olandese che gli hanno precluso la possibilità di lottare per un podio altamente alla portata del ragazzo. Primi punti in campionato per il belga Vandoorne della McLaren, mentre una citazione di merito va data anche a Paul Di Resta, tornato a correre in Formula 1 dopo 4 anni e chiamato in fretta e furia a sostituire il convalescente Felipe Massa alla Williams; lo scozzese è giunto sì ultimo e ritirato alla fine, ma con nessun test effettuato e il ritorno alla guida di una Formula 1 dopo l’esilio e i cambi di regolamento, la prestazione di Di Resta è stata più che dignitosa.
RITORNO DA SOGNO – Infine una considerazione sui test che in queste giorni effettuerà con la Renault Robert Kubica, fermo da 6 anni e da quel terribile incidente nei rally che ha messo in pericolo la vita del pilota polacco, tagliato fuori da una Formula 1 ritenuta non più sicura per lui. La costanza e la grinta di Kubica, unita alla convinzione della Renault di poter rivitalizzare un atleta non più idoneo dal 2011, possono far sognare il grande ritorno dell’ex guida della Sauber in vista del 2018. Se i test andranno bene, vedere Kubica il prossimo anno in Renault accanto a Hulkenberg e al posto di Palmer non sarà più un’utopia.
RESOCONTO: 1. Vettel (Ferrari); 2. Raikkonen (Ferrari); 3. Bottas (Mercedes); 4. Hamilton (Mercedes); 5. Verstappen (Red Bull); 6. Alonso (McLaren); 7. Sainz (Toro Rosso); 8. Perez (Force India); 9. Ocon (Force India); 10. Vandoorne (McLaren).
CLASSIFICA: 1. Vettel 202; 2. Hamilton 188; 3. Bottas 169.
di Marco Milan