Formula Uno. Hamilton domina in Ungheria, Raikkonen secondo, Vettel terzo ipoteca il mondiale

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Pole position e successo in solitaria per Lewis Hamilton nel Gran Premio di Ungheria. La Mercedes del pilota inglese, al quarto successo in carriera sulla pista magiara, il primo da quando è alla scuderia tedesca, non fa riscontrare problemi di usura gomme, prende il largo dal primo all’ultimo giro e va a vincere una gara lunga e tirata.

Un Hamilton incontenibile, fulmineo al via, autentico martello pneumatico per tutti i 70 giri della corsa. Sul podio assieme alla Mercedes numero 10 finiscono la Lotus di Kimi Raikkonen che sfrutta al massimo la strategia di effettuare una sosta in meno degli altri, e la Red Bull di Sebastian Vettel che prima prova ad attaccare il finlandese, in chiara crisi di pneumatici, e alla fine fa un paio di calcoli e si accontenta della terza posizione, utile a scavare ancora di più il solco che lo separa dagli inseguitori, uno strappo difficilmente ricucibile e che condurrà con tutta probabilità il pilota tedesco a vincere il quarto titolo mondiale consecutivo.  Un Vettel molto lucido e freddo in un gran premio tutt’altro che agevole e che se da una parte lo doveva vedere come assoluto dominatore, dall’altra gli ha presentato una serie di piccole ma rognose peripezie che lo portano a guardare mezzo pieno il bicchiere ungherese: il campione del mondo parte dalla seconda posizione, lato sporco della pista, e non scatta benissimo pur resistendo agli attacchi di uno scatenato Grosjean e di Alonso e gettandosi all’inseguimento di Lewis Hamilton, e invece un piccolo inconveniente sull’ala anteriore costringe Sebastian a perdere secondi dalla Mercedes e a dover contenere gli assalti del piccolo francese della Lotus che alla fine commette un paio di pasticci, si fa affibbiare un drive through per scaramucce con Button e chiude sesto alle spalle di un Fernando Alonso, quinto, un po’ sottotono anche se impossibilitato a far di più con una Ferrari poco brillante. Un Alonso che perde la seconda posizione nella classifica mondiale, perde ancora una volta il podio e vede Vettel scappar via a metà stagione, ma soprattutto lo spagnolo deve constatare che tra la Red Bull e la Rossa c’è più di un abisso. Ottimo quarto posto per Mark Webber, considerato che si era qualificato decimo, autore di una gara tutta all’attacco che lo ha portato ad un soffio dal podio. Buona gara di Button che parte tredicesimo e arriva settimo, anonimo Felipe Massa, giunto ottavo; malissimo l’altra Mercedes, quella di Rosberg, in difficoltà per tutta la gara anche a causa di un contatto alla prima curva, e costretta al ritiro per rottura del motore a due giri scarsi dalla fine del gp. Insomma in Mercedes a chi troppo e a chi poco. Primo punticino della stagione per la Williams con il decimo posto di Pastor Maldonado.

In classifica Vettel allunga ancora e va in vacanza con un vantaggio di 38 punti su Raikkonen e di 39 su Alonso (172 per il tedesco, 134 per il finlandese, 133 per lo spagnolo). Prossimo appuntamento a fine agosto a Spa, in Belgio, una delle gare più affascinanti e storiche dell’anno. Un mesetto e sarà di nuovo Formula Uno.

di Marco Milan

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