Atp di Umago. Fognini fallisce il tris, in finale s’impone Tommy Robredo
Si è conclusa a Umago, in Croazia, la striscia vincente di 13 vittorie di fila per Fabio Fognini. Nella finale dell’Atp 250 di Umago su terra rossa, il ligure si è arreso allo spagnolo Robredo, capace di battere già il nostro Seppi nella semifinale di sabato.
Non è stato ovviamente il miglior Fognini visto nelle ultime settimane, quello che è sceso in campo ieri nella finale. L’incontro è scivolato via con un Fabio troppo falloso che in un amen regalava il primo set 6-0 allo spagnolo. Il copione sembrava cambiare nel secondo, quanto pronti via Fognini piazzava il break su quello che sembrava un Robredo più stanco, ma era solo un’impressione. Il game dopo arrivava il contro break dello spagnolo. Fabio però finalmente sembrava in partita e piazzava di nuovo il break del 2-1, ma al servizio, con la prima poco incisiva subiva di nuovo il break. Sul 2-2 si cominciava e tenere finalmente il servizio anche se entrambi con qualche difficoltà. Sul 4-3 però Robredo trovava di nuovo il break che lo portava poi a chiudere senza problemi l’incontro.
Il torneo di Umago ci restituisce così un Fognini più umano. La sconfitta in finale rischia di far dare una chiave di lettura sbagliata alla situazione. I rimpianti saranno molti è vero, Fognini ha fallito la 14esima vittoria di fila (record che resta a Panatta), non ha acciuffato la piazza del ranking numero 14 e ha mancato l’appuntamento con il terzo titolo di fila che sarebbe stata una prima volta per il tennis italiano. Non dovrà essere però questa lettura a primeggiare, per una volta è corretto guardare quel bicchiere molto più che mezzo pieno. I primi due titoli della carriera, una maturazione tecnico e tattica che sembra quasi completa e quelle 13 vittorie di fila sono la prospettiva con la quale guardare l’ultima fase della stagione, con uno sguardo poi all’Us Open.
Per il veterano Tommy Robredo è invece arrivato il 12esimo titolo in carriera, l’undicesimo sulla sua terra rossa. Robredo conferma come il 2013 sia l’anno dei “vecchietti”, per lui si tratta del bis che si va ad aggiungere ai successi degli altri over 30: Ferrer, Federer, Haas, Feliciano Lopez Mahut, Montanes, Berlocq e Karlovic.
di Cristiano Checchi