Bisceglie, Trani e Andria: mercato di cocaina e marijuana fa 11 milioni di euro in tre anni
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Ricapitoliamo: il mercato della cocaina e della marijuana a Bisceglie, Andria e Trani – da quel che emerge dalle recenti condanne definitive ad alcune associazioni criminali operanti nel Nord Marese – può fare questi numeri:
- 10.000 euro in media al giorno
- 3.650.000 euro su per giù all’anno
- nei soli 3 anni di indagine (2013-2015) siamo a più o meno 10.950.000 di euro.
Ma sono solo piccoli criminali da strapazzo. 11 MILIONI di euro in tre anni son capaci tutti a tirarli su!
Provocazioni amare a parte: le mafie sono fra noi e non possiamo più far finta che siano altrove. I pusher che sfrecciano sulle loro silenziose biciclette elettriche, le porte nei vicoli del centro storico e delle periferie che si aprono per passare a sempre più giovani consumatori polvere bianca, hashish, eroina e marijuana, i pali invisibili che controllano i movimenti attorno e l’arrivo delle poche guardie, le piazze piccole e grandi presidiate come fossero roba loro sono solo la punta dell’iceberg.
Le mafie sono l’unica impresa che davvero funziona. L’unica “opportunità di lavoro”, spesso, l’unico ammortizzatore sociale. Si stanno mangiando l’economia e il nostro futuro. In tempo di covid, l’usura ha raggiunto livelli pericolosissimi in tutto il meridione. E le nostre Istituzoni locali che fanno? Gettano la spugna prima di iniziare a combattere o fanno di frequente finta di niente. Sono anni che da queste parti va così.
Quando vedrò i nostri sindaci reimpossessarsi dei luoghi di tutti, rinunciare ai quartieri ghetto, lavorare per programmi di rigenerazione urbana e sociale, rinuniciare al “cemento sicuramente invenduto”, usato come lavatrice di capitali, quando le nostre amministrazioni ricominceranno ad illuminare le strade buie, a scrivere gare d’appalto “a prova di scasso” e ad affidare appalti trasparenti e senza ombre, quando lo Stato con la fascia tricolore tornerà a scendere per strada a dimostrare che lo Stato c’è e non si piega, allora inizierò a riconoscere che qualcosa sta cambiando.
Non serve molto: scelte chiare e semplici. Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, ucciso perché i clan si stavano mangiando fra droga e appalti sporchi, il Cilento ci ha lasciato questo pensiero:
Rispetto per l’ambiente e legalità sono le risorse del domani per la costruzione di una nuova felicità e per una nuova economia.
Non voglio eroi, ma una politica che faccia scelte chiare e semplici. Complesse da realizzare, certo, ma che abbiamo una visione.
Ecco, uso l’ironia e provo a capovolgere il significato distorto di un tormentone di una famosa serie tv: “ora ci riprendiamo tutto quello che è nostro”… il paesaggio, i nostri borghi antichi, il nostro mare.
Tutto quello che è cosa nostra, di tutti, non cosa loro. È Ora!