Formula 1, Turchia: Hamilton, capolavoro mondiale. Vince gara e 7° titolo come Schumi
Lewis Hamilton corona l’aggancio al settimo titolo mondiale raggiungendo Michael Schumacher, al termine del gran premio di Turchia, uno dei più belli degli ultimi anni. L’inglese ha compiuto una vera e propria impresa, laureandosi campione del mondo nel modo sportivamente più soddisfacente, ovvero col piglio del campione.
LEGGENDA – Hamilton è ormai nell’olimpo della Formula 1 grazie al primato di pole position (97), a quello di vittorie (94) e adesso anche a quello dei titoli mondiali, giunti a 7, gli stessi di Michael Schumacher. L’inglese della Mercedes aspettava solamente il sigillo della matematica che è arrivato nel gran premio di Turchia (tornato in calendario dopo 9 anni di assenza) in una delle gare più avvincenti delle ultime stagioni. Hamilton, partito sesto in griglia, ha cominciato male, non trovandosi mai a suo agio con la Mercedes a causa della pioggia e dell’asfalto zuppo e poco drenante. Col passare del tempo e l’asciugarsi del tracciato, però, il pilota britannico ha inanellato giri record a raffica, ha sopravanzato Vettel e Perez andandosi a prendere vittoria e titolo mondiale con grinta, talento e personalità, legittimando un’altra annata da mito assoluto della Formula 1.
SODDISFAZIONI – Può senz’altro gioire anche Sergio Perez che forse avrebbe potuto anche vincere la gara di Istanbul, ma che di fronte allo strapotere di Hamilton e della Mercedes si accontenta della seconda posizione che gli vale il nono podio della carriera e la conferma di essere un pilota solido ed affidabile. Fa festa pure Sebastian Vettel, terzo e al primo podio dell’anno, capace di partire a razzo dall’undicesima piazza dello schieramento ritrovandosi quarto e poi, grazie ad una guida attenta ed esperta, riuscire a sopravanzare il compagno di squadra Leclerc soffiandogli il podio e, per una volta, i galloni di primo pilota alla Ferrari. Ottima anche la gara di Carlos Sainz, quinto al traguardo dopo essere partito dal sedicesimo posto, e finito pure davanti alle due Red Bull che alla vigilia erano date come le favorite assolute della gara.
DELUSIONI – E in effetti il più rammaricato del gruppo è certamente Max Verstappen, già deluso dalla mancata pole position al sabato e finito nell’incappare in una corsa nervosa in cui ha attaccato a testa bassa dopo una partenza pessima andando però incontro a troppi errori che lo hanno relegato ad un anonimo sesto posto finale a dispetto dei favori del pronostico. Gara da dimenticare pure per Lance Stroll dopo la clamorosa pole position e lo scatto bruciante al via che lo ha tenuto in testa per buona parte del gran premio; la sconfitta per il canadese è arrivata a causa della rimonta di Hamilton e di una strategia incomprensibile della Racing Point che lo ha richiamato ai box nel momento sbagliato facendolo retrocedere in mezzo al gruppo e con le gomme che si sono usurate quasi subito dopo la sosta. Il nono posto finale è beffardo per Stroll, così come la 14.ma piazza di Valtteri Bottas, finito in testacoda al primo giro e mai più in grado di rientrare in zona punti proprio nel giorno dell’aritmetica abdicazione al titolo iridato.
RESOCONTO: 1. Hamilton (Mercedes); 2. Perez (Racing Point); 3. Vettel (Ferrari); 4. Leclerc (Ferrari); 5. Sainz (McLaren); 6. Verstappen (Red Bull); 7. Albon (Red Bull); 8. Norris (McLaren); 9. Stroll (Racing Point); 10. Ricciardo (Renault).
CLASSIFICA: 1. Hamilton 307; 2. Bottas 197; 3. Verstappen 170.
di Marco Milan