Sorteggio Europa League: sorride la Lazio col Fenerbache, il Chelsea va in Russia
di Marco Milan
Sarà pure considerata una coppa di serie B, ma arrivati ai quarti di finale alzi la mano chi non vorrebbe vincerla la vecchia Coppa Uefa, ribattezzata da qualche anno Europa League, sa Dio perché. Della serie già che siamo in ballo balliamo. E così le magiche otto sono state sorteggiate per sfidarsi tra di loro nei quarti di finale che, si spera, faranno divertire gli appassionati così come negli spettacolari ottavi andati in onda proprio nelle passate ore.
La Lazio, unica italiana ancora in gioco, ha pescato discretamente; i turchi del Fenerbache, infatti, non rappresentano un ostacolo insormontabile per gli uomini di Petkovic, seppure la compagine ottomana possa vantare individualità di tutto rispetto, una su tutte l’ex attaccante del Liverpool Dirk Kuyt. Ma la famosa carta autorizza a pensare che la Lazio parta coi favori del pronostico e che, soprattutto, sia stata ben lieta e sollevata di aver evitato Chelsea e Tottenham, a questo punto gli avversari più duri da poter trovare sul proprio cammino.
A proposito delle due londinesi, i blues campioni d’Europa in carica voleranno in Russia da quel Rubin Kazan che continua a sorprendere e, dopo aver fatto fuori l’Atletico Madrid nei sedicesimi, si è sbarazzato, seppur solo dopo l’appendice dei tempi supplementari, di un’altra spagnola, il Levante. Il Chelsea è strano quest’anno, gioca meglio della scorsa stagione ma è terribilmente incostante, alterno, lunatico. Appare comunque improbabile non ritrovare la squadra di Benitez in semifinale al termine del doppio confronto coi russi.
Il Tottenham di Villas Boas, invece, dopo aver rischiato di farsi buttare fuori dall’Inter nonostante l’incoraggiante 3-0 a White Hart Lane e dopo aver acciuffato per il rotto della cuffia e al termine dei supplementari a San Siro l’accesso per i quarti di finale, si ritroverà di fronte il Basilea, fresco killer dello Zenit di Luciano Spalletti. La sfida sembra nettamente indirizzata a favore degli inglesi, ma dopo aver visto cosa stavano combinando contro l’Inter, siamo tutti autorizzati a goderci le due gare senza fare troppi calcoli.
Molto in equilibrio appare invece l’ultimo quarto di finale in programma, quello tra Newcastle e Benfica. I Magpies si sono dimostrati molto intelligenti nella sfida degli ottavi contro l’Anzhi: sapevano di non essere favoriti, ma erano consci dell’inesperienza dei russi a livello internazionale. Così si sono accontentati di un dignitoso 0-0 a Mosca, mentre nella gara di ritorno hanno atteso sornioni e hanno colpito con Cissè al 94’ quando ormai i tempi supplementari sembravano inevitabili. Il Benfica spera invece di ottenere, finalmente, quella gratificazione europea che manca da quasi trent’anni e dopo aver mancato la finale due stagioni fa quando la corsa delle aquile di Lisbona si arrestò in semifinale di fronte ai mezzi sconosciuti connazionali del Braga. Viste le squadre rimaste in lizza, il Benfica può tranquillamente considerarsi tra le pretendenti alla vittoria finale, assieme alla Lazio e dietro alle inglesi Chelsea e Tottenham.
Tre inglesi ancora in corsa, perché se è vero che la Coppa Campioni si è fermata prima della Manica, la vecchia Coppa Uefa tiene alto il vessillo britannico, pronto a tornare a sventolare in una competizione senza trionfi dal 2001 quando il Liverpool superò in finale l’Alavès.
Ora non ci resta che accomodarci sul divano e scoprire un altro pezzetto del mosaico che sta componendo l’immagine della finale di Amsterdam del prossimo 15 maggio.