Silvano Toti Globe Theatre, il “Sogno” continua
di Laura Guadalupi
La stagione 2012. Il teatro elisabettiano di Villa Borghese ha inaugurato da poche settimane la sua decima stagione. La programmazione 2012 è partita con Fool. I comici in Shakespeare, spettacolo diretto da Consuelo Barilari e andato in scena dal 27 giugno al 1°luglio. Per chi l’avesse perso, sarà in replica dal 27 agosto al 2 settembre.
Dal 4 al 15 luglio è la volta di un’opera che torna a calcare il palco del Silvano Toti Globe Theatre per il sesto anno consecutivo. È Sogno di una notte di mezza estate, per la regia di Riccardo Cavallo, che dirige anche lo spettacolo successivo, Falstaff e le allegre comari di Windsor, dal 19 luglio al 5 agosto.
Giulio Cesare, diretto da Daniele Salvo e interpretato da Giorgio Albertazzi, andrà in scena dal 9 al 26 agosto, mentre a chiudere il cartellone sarà, dal 7 settembre, Come vi piace, per la regia di Marco Carniti.
Sogno di una notte di mezza estate. Magia, visioni oniriche, atmosfere rarefatte, presenze. Lirica, come la musica che scandisce le fasi del racconto, un intreccio di tre mondi che agiscono e interagiscono ciascuno nel proprio linguaggio, tra le luci e le nebbie di un bosco incantato.
Sono il mondo della realtà, quello della fantasia e il mondo della realtà scenica. Al centro, l’amore e le sue infinite possibilità. L’amore regale dei promessi sposi Teseo, duca di Atene, e Ippolita, Regina delle Amazzoni. Amore fuggitivo, tra Ermia e Lisandro, contrastato dal padre di lei. Amori non corrisposti: Demetrio per Ermia ed Elena per Demetrio. Amore coniugale e adultero, quello tra Oberon e Titania, Regina delle fate. Infine, l’amore di Piramo e Tisbe, storia nella storia rappresentata da Pietro Zeppa e dalla sua compagnia teatrale, che regala una mise en abîme di esilarante comicità.
Questa la situazione iniziale, che viene stravolta quando toccherà fare i conti con il regno dello spiritello Puck e del dispotico Oberon. Un tappeto di stelle fa da collante a una notte dove le coppie scoppiano e si riformano in balia degli incantesimi di folletti maldestri. Piume volano nell’aria come le parole di amori divenuti folli per i capricci di Oberon. Rapporti intrisi di malinconia in un mondo artificiale, dove tutto è menzogna e l’amore viene sottomesso al volere di forze oscure che tramano contro la sua autenticità, sporcandolo con inganni, offese tra amanti e smanie di predominio sull’altro. Nella follia generale il caos è preludio alla gioia, così che, quando arriva il momento del risveglio, quando “l’incantamento si è dissolto”, ecco che l’ordine viene ristabilito, sebbene permanga un sottile velo di dubbio sulla notte appena trascorsa.
Ai sogni, però, non bisogna fare domande, né chiedere spiegazioni. Perché, come dice Puck, “Sareste matti se vi metteste a biasimare un sogno”.