SERIE B. 22.ma giornata: in testa fa punti solo il Palermo, sorridono anche Lanciano e Cesena
La serie B riparte dopo la lunghissima sosta post natalizia (nella quale si è trovato il tempo per recuperare Varese-Novara, terminata 1-1, ma non quel Carpi-Padova bloccato da settembre ed ormai dimenticato da tutti) e consolida il primato del Palermo, nonostante i siciliani non vadano oltre lo 0-0 casalingo contro il pericolante Modena.
Alle spalle della capolista non vince nessuno: l’Empoli cade a Latina in pieno recupero, l’Avellino le busca a Novara dove Sansovini segna il primo gol con la nuova maglia. Ne consegue che ad avvicinare le prime posizioni siano squadre che arrivano da dietro: il Lanciano, dopo un periodo difficile, torna alla vittoria superando di misura il Brescia; il Cesena fa la voce grossa a Varese espugnando l’Ossola per 3-1 grazie anche ad una rete del neoacquisto Belingheri, fresco di trasferimento dal Livorno. Cade invece il Pescara, battuto in rimonta nel finale dalla Juve Stabia che torna a sorridere dopo tempo immemore pur restando ultimo e staccato in fondo alla classifica. Bene lo Spezia (2-1 a Cittadella), il Trapani (2-1 al Padova nell’anticipo), mentre ottime possibilità di guadagnare posizioni in graduatoria le ha il Crotone, ma dovrà battere il Siena nel posticipo, in una gara aperta a tutte le soluzioni. Nella parte bassa della classifica, i colpi li fanno la Ternana e la Reggina, entrambe vittoriose fuori casa: gli umbri sbancano Carpi nonostante l’handicap iniziale a causa del gol di Memushaj, i calabresi espugnano Bari con un gol del difensore Da Silva, valorizzato poi da un rigore fallito da Defendi per i pugliesi che restano pesantemente invischiati nella lotta per non retrocedere. La Reggina, invece, coglie un successo fondamentale che avvicina agli amaranto la zona playout, ora distante 4 lunghezze.
Mancosu del Trapani è sempre re dei bomber con 15 reti, ma Pavoletti (Varese) con 14 e la coppia Tavano (Empoli) Caracciolo (Brescia) con 13 tallonano ed insidiano il centravanti dei siciliani.
Marco Milan