Libri, “La banda degli invisibili”: quei quattro vecchietti che decidono di rapire Berlusconi
di Sabrina Ferri
Nell’Italia dei sogni rubati, delle bugie e degli inganni politici, delle pensioni e degli stipendi miserabili, dell’eterna precarietà, dei sentimenti negati, c’è un posto dove l’amicizia è più forte di qualsiasi cosa, dove l’amore più dolce è anche quello più inaspettato, dove ironia e umanità si intrecciano inesorabilmente. E’ quel luogo che Fabio Bartolomei ci racconta nel suo straordinario libro La banda degli invisibili, un centro per anziani di un quartiere romano di periferia nel quale un clan di “ragazzotti” ottantenni cerca un modo per sfuggire alla noia e agli acciacchi della terza età.
Perché diciamolo, Angelo, Ettore, Filippo e Osvaldo non sono poi così giovani. Le loro bocche sanno già di vita vissuta, i loro occhi hanno visto fin troppo e tra gambe malandate, rughe e dolori di routine la vecchiaia si fa ben sentire. Eppure i quattro protagonisti di questa storia di arrendersi dinanzi agli anni che avanzano non ne vogliono neppure sentir parlare, non c’è spazio per lasciarsi sopraffare da ozio e solitudine, occorre combattere per non lasciarsi “morire”.
Così i quattro amici trascorrono le loro giornate a pianificare abili azioni di disturbo alle auto blu in corsia preferenziale, a desiderare persino amori tanto vicini quanto irraggiungibili, mentre sempre più forte si fa la consapevolezza di quella pensione che non basta a campare, di quei soldi che non bastano per andare a mangiare una pizza, di quelle file interminabili per ottenere una visita medica.
Anziani sì, ma forse sarebbe meglio dire “invisibili”, scarti di una società che dei loro problemi quasi se ne infischia.
Ed ecco che, allora, cresce lentamente la voglia di agire per cambiare le carte in tavola. Dinanzi all’ennesimo ridicolo discorso del premier alla tv, viene messo in serbo un nuovo piano per ribellarsi alla casta politica. Questa volta, però, non si tratta di inscenare plateali investimenti davanti alle auto blu, questa volta il piano è molto più difficile: rapire Silvio Berlusconi e costringerlo a chiedere scusa per la vita grama a cui sono costretti tutti gli “invisibili” del Paese.
Grazie a diete improvvisate e allenamenti estenuanti gli eroi di questo incantevole racconto giungono, infine, al gran giorno. Ma il piano perfetto non si rivelerà poi così perfetto, anche se in fondo, alla fine, qualcosa cambierà davvero. E anche l’amore, il più inatteso e il più sperato, si rivelerà in tutta la sua infinita essenza.