Innovitalia.net, la Facebook dei cervelli italiani nel mondo
di Laura Guadalupi
Un’agorà virtuale dove i ricercatori italiani attivi in tutto il mondo o con cicli di mobilità all’estero possono conoscersi, trovare opportunità di lavoro, collaborare. Stiamo parlando di Innovitalia.net, la piattaforma creata dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell’Istruzione, Università e della Ricerca per far interagire tra loro, con le istituzioni e le imprese i protagonisti del brain drain, o “fuga di cervelli”. La diaspora della ricerca italiana viene reinterpretata in ottica di competitività globale, considerata, quindi, come risorsa strategica, fonte di flussi bidirezionali tra i sistemi di ricerca in Italia e all’estero.
Semplificando, Innovitalia.net è una sorta di Facebook delle eccellenze a cui possono partecipare tutti coloro che sono interessati all’innovazione, dagli studenti, ai dottorandi, fino alle piccole aziende. Sarebbe, però, limitativo fermarsi all’aspetto della community, poiché la piattaforma è un ecosistema informativo complesso, un ponte digitale volto a creare interazione e partenariato con i sistemi di ricerca, impresa e governo del nostro Paese.
La piattaforma punta ad aggregare una serie di notizie utili, che vanno dalle possibilità di reclutamento e finanziamento di attività per la ricerca o per l’imprenditoria, alla raccolta di informazioni personali inserite volontariamente dai ricercatori. Verrà a costituirsi, in tal modo, una banca dati aggiornata e dinamica.
Al momento la piattaforma è organizzata in una lista di reti tematiche che include sei aree geografiche e i Settori Scientifico-Disciplinari (SSD) del sistema italiano. Il tutto è comunque molto fluido, non vi sono rigidi comparti, ma si cerca di ricreare quell’apertura tipica dell’attività di ricerca e quella liquidità insita nella società di baumanniana memoria.