Roma, Municipi al verde e le strisce pedonali restano a metà
di Pierfrancesco Demilito
Proprio in queste ore il dibattito all’interno dell’assemblea Capitolina sta ruotando intorno all’approvazione del bilancio di Roma. Un’approvazione che secondo le parole del sindaco Alemanno dovrebbe arrivare proprio in questa settimana. “Abbiamo fatto tutti gli aggiustamenti del caso – ha detto il primo cittadino – siamo in condizioni di chiuderlo, dipende solo dalla volontà dei gruppi consiliari. La giunta ha fatto tutto quello che doveva fare”. E Alemanno rassicura anche sui tagli che erano stati programmati: “la spesa sociale è stata ripristinata, il taglio di 2,2 milioni di euro è stato eliminato, abbiamo trovato le risorse, anche quelle per intervenire su piazza del Testaccio”. Ma se a Testaccio qualcuno starà festeggiando, nel resto dei Municipi della Capitale la situazione è drammatica. I soldi mancano e i servizi ai cittadini scarseggiano, rendendo Roma una Città che assomiglia sempre meno alle altre Capitali europee.
Ad esempio nel II Municipio, quello che comprende il quartiere africano, può capitare che le strisce pedonali si interrompano a metà della strada. In via Tripoli più precisamente, a due passi dal nuovo tracciato della Metro B1. I dipendenti dell’Acea, infatti, dopo aver effettuato dei lavori in quel tratto stradale hanno ripristinato l’asfalto e ridipinto le strisce pedonali del segmento interessato dai lavori. Nel restante tratto di strada ridipingere le strisce spetta al Municipio, ma l’amministrazione non ha soldi e così “l’opera resta incompiuta”.
Una storia molto simile a quella avvenuta nei pressi di Porta Pia, nel III Municipio. Solo che nelle vicinanze del luogo in cui avvenne la famosa “breccia”, i commercianti non hanno resistito e visto che l’amministrazione latitava si sono autotassati e hanno provveduto autonomamente a fare dipingere le strisce pedonali.
Molto peggio, invece, sta andando agli abitanti dei quartieri Marconi (XV Municipio) e Monteverde (XVI) dove è in aumento la presenza di topi. Una presenza ingombrante che ha costretto alla chiusura l’Ufficio Protocollo del XV Municipio. La chiusura dell’ufficio è arrivata dopo la denuncia di Antonio Santori, consigliere municipale del Pdl. Santori si era detto preoccupato perché da diversi giorni i dipendenti dell’Ufficio erano costretti a lavorare in condizioni igienico-sanitarie vergognose, denunciando la presenza massiccia e costante di topi tra le scrivanie, i pc e gli archivi.
La situazione appare decisamente più critica a Marconi che a Monteverde e senza dubbio una derattizzazione migliorerebbe la situazione, ma i Municipi non possono permettersi un’operazione così costosa e invocano l’intervento del Campidoglio. Il presidente del XV Municipio, Gianni Paris, teme però che l’intervento del Comune non arriverà in tempi brevi. Sentito da Repubblica, Paris ha detto: “Per gli edifici interveniamo come possiamo anche prendendo fondi da altre voci di bilancio, ma il tutto avviene con grandissima fatica: il bilancio del Comune di Roma è fermo, di conseguenza tutto assume carattere emergenziale”.
Per fortuna in una situazione così drammatica la voglia di fare dei cittadini rimedia alle mancanze dell’amministrazione. Nelle scorse settimane, ad esempio, nel IV Municipio il comitato di quartiere Serpentara ha deciso di sacrificare un po’ del proprio tempo libero e un bel po’ dei proprio quattrini per rimettere in sesto il campo di basket del parco delle Magnolie. Uno spazio riconsegnato ai cittadini, ma da alti cittadini stanchi di vivere nell’abbandono.
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