Serie A. 33.ma: Inter, Napoli, Fiorentina e Chievo a valanga. Delirio Torino contro il Genoa
Giornata ricca di spettacolo, condita da tanto attacco e poche difesa, quelle che si chiuderà questa sera con il match tra la Juventus e l’Udinese. La Juve dovrà rispondere alla chiamata della Roma, mentre l’Udinese ha ormai poco da chiedere al campionato. Aspettando l’ultima sfida di giornata riviviamo gli aspetti più interessante di quelle disputate. Due 4-2, un 4-0 e un 5-3: goleade e tanto divertimento per chi alla fine ha portato a casa i 3 punti.
Napoli-Lazio 4-2 (Lulic, Mertens, Higuain rig, Higuain, Onazi, Higuain)
Ballerino. Il Napoli che porta a casa i 3 punti nella sfida contro la Lazio, è finalmente un Napoli efficace, e ormai a 5 giornate dalla fine conta solo questo. Finito il tempo di esperimenti e adattamenti contano soltanto i punti in un campionato che alla fine con ogni probabilità dirà terzo posto. L’equazione che però salta agli occhi, che è poi molto simile a quella che valeva tempo addietro, è quella di una squadra che ha tremendamente bisogno della sua prima punta. L’anno scorso l’equazione era fatta con Cavani, per una squadra che forse era più dipendente dal suo numero 7 rispetto a quanto questa lo è dal suo numero 9, comunque sia, grande Champions disputata a parte, gli obiettivi per il campionato erano altri, o almeno non con 17 punti di distacco dalla capolista.
Sampdoria-Inter 0-4 (Icardi, Samuel, Icardi, Palacio)
È calcio, non un telefilm. La sfida tra Samp e Inter aveva i suoi protagonisti, scritti, segnati, già prima dell’inizio della partita. E lo spettacolo da giornale di gossip è arrivato puntale con la mancata stretta di mano tra Maxi Lopez e Mauro Icardi: il 9 neroazzuro con la mano protesa, la punta doriana, invece, con sguardo glaciale rivolto in tutt’altra direzione. L’opinione pubblica è stata portata, quindi, a schierarsi dalla parte dell’amico tradito, ma il fato ha concesso a Icardi tutte le gioie della vittoria. Doppietta (con poi provocazione agli ex tifosi che giustamente ha fatto arrabbiare anche Mazzarri), rigore sbagliato dal povero Maxi e 3 punti portati a Milano. C’è però un terzo protagonista della giornata: Samir Handanovic. Il portiere sloveno è riuscito a parare tutto quanto scagliato dalla formazione doriana, che con un altro portiere di fronte avrebbe forse realizzato 3 o 4 gol.
Verona-Fiorentina 3-5 (Sala, Cuadrado, Aquilani, Borja Valero, Toni rig, Matri rig, Aquilani)
Aspettando la finale. Ha poco da chiedere ormai la viola di Montella al campionato. Il Napoli dista 9 punti, oggettivamente troppo per sperare in una rimonta, il posto in Europa League è certo, c’è soltanto da aspettare la finale di Coppa Italia giocando nel miglior modo possibile le ultime partita di una stagione lunga e travagliata per colpa degli infortuni. Tre gol incassati dal buon Verona, che ormai come la viola si diverte in attesa di andare in vacanza, sono troppi ma comunque finché se ne fanno cinque il problema diventa relativo.
Livorno-Chievo 2-4 (Siligardi, Paolschi, Théréau, Paulinho rig, Paloschi, Paloschi rig)
O vita o morte (sportiva s’intende). Il Livorno preparava la sfida casalinga contro il Chievo Verona da due settimane, la passeggiata a Torino, con turnover annunciato dallo stesso presidente Spinelli, avrebbe dovuto portare la squadra al top per affrontare la partita della vita. Non è andata proprio così a uscire con tutti gli onori dal campo è stato il Chievo di Corini che si rialza dopo due sconfitte di fila e che può godere dello stato di forme di un super Alberto Paloschi (tripletta e assist) giunto a quota 13 gol. Adesso il Chievo spera al sedicesimo posto con 30 punti in classifica, mentre il Livorno resta terzultimo con 25 punti a 3 di distanza dal Bologna.
Torino-Genoa 2-1 (Gilardino, Immobile, Cerci)
Tre gol d’azzurro? Una partita in 8 minuti. Non è il tempo che ci vuole per rivedere le migliori azioni di Genoa-Torino, ma bensì gli ultimi minuti che vale la pena vedere in versione integrale. Al 85′ Gilardino porta in vantaggio il Genoa, al 93′ Cerci fa esplodere la maratona per il gol vittoria, in mezzo il pareggio di Ciro Immobile. Un boccone amaro da digerire per Gasperini, mentre una notizia che può far felice Prandelli viste le reti di tre osservati speciali. (Tanto per aggiungere spettacolo allo spettacolo i due gol di Immobile e Cerci sono due prodezze una più bella dell’altra). Intanto, con questa vittoria, il Torino si ritrova di nuovo in piena corsa per l’Europa League.
Le altre. Ha chiuso il programma della domenica il posticipo tra Milan e Catania, non di certo una partita indimenticabile quella vinta dai rossoneri grazie al bel gol di Riccardo Montolivo. Il Mila comunque si porta a 48 punti, insieme a Torino e Lazio, a meno 3 dal Parma e meno 5 dall’Inter. Una corsa all’Europa che quindi accoglie nel calderone una protagonista mancata per buona parte della stagione. All’ora di pranzo, invece, il pareggio per 1 a 1 nel derby emiliano tra Bologna e Parma, frutto delle reti di Cherubin e Palladino. Occasione persa per i padroni di casa che vincendo contro il Parma avrebbero potuto approfittare del pareggio del Sassuolo arrivato sabato nella partita delle 18. 1 a 1 degli uomini di Di Francesco in casa contro il Cagliari. L’anticipo serale, invece, ha invece ha visto come protagonista assoluta la Roma, che tra assenze e conferme (Taddei al suo secondo gol in campionato) ha vinto 3 a 1 contro l’Atalanta, grazie alle reti del brasiliano, appunto, di Ljajic e di Gervinho per rete di Migliaccio nel finale per i bergamaschi.