In viaggio verso Brasile 2014. La Spagna inizia da dove aveva finito: parte subito forte il Girone B
di Piergiorgio Frazzini
Continua il focus di Mediapolitika Sport sui protagonisti dei prossimi Campionati del Mondo. Oggi vi parleremo di curiosità e numeri del Girone B, raggruppamento dove spicca la presenza delle due finaliste di Sud Africa 2010.
Quattro anni dopo la notte di Johannesburg dell’11 Luglio 2010, Olanda e Spagna tornano faccia a faccia per la prima partita del gruppo B. Un inizio col botto quindi per le Furie Rosse campioni carica che oltre alla voglia di rivincita dei Tulipani, dovranno ben guardarsi anche dal Cile targato Sampaoli, che punta a superare il primo turno come il suo predecessore Bielsa nel 2010. Squadra materasso del gruppo è invece l’Australia, che appare ben lontana dal ripetere lo storico mondiale del 2006 dove si qualificò per gli ottavi.
QUI SPAGNA – Le Furie rosse sono ovviamente la squadra da battere anche in questa edizione. La squadra di Del Bosque dopo due Europei e la vittoria del Mondiale 2010 vuole continuare a scrivere la storia, ma in Brasile la concorrenza sembra essere più serrata, con in primis la formazione di Scolari. La brutta sconfitta dell’estate scorsa nella finale di Confederations Cup è suonata come un campanello d’allarme nella testa del Ct di Salamanca, che da allenatore esperto e navigato ha deciso di apportare qualche piccola modifica alla sua rosa per avere una spinta in più nel tentativo di difendere il titolo. Ecco perché, infatti, oltre agli storici blocchi vincenti di Real e Barcellona, da questa stagione ci sarà una nuova corrente nello spogliatoio spagnolo, quella targata Atletico. Koke, Juanfran e soprattutto Diego Costa si sono infatti ritagliati il loro spazio all’interno della squadra Campione del Mondo, e dopo una stagione da protagonisti a livello di club, porteranno nuova voglia di vincere alla Nazionale dominatrice degli ultimi anni. Il tiki taka stile blaugrana rimane ancora la prerogativa tattica delle Furie Rosse, ma con l’inserimento di un centravanti che ama la profondità come Diego Costa, gli spagnoli aggiungeranno un’altra freccia al loro arco già vincente.
QUI OLANDA – La squadra vice-campione del mondo in carica arriva all’appuntamento iridato dopo aver stradominato il girone di qualificazione. Gli Orange sono stati infatti tra i primi a staccare il biglietto per il Brasile, e per questo risultato devono tanto alle 11 reti del capocannoniere delle qualificazioni Robin Van Persie. Ma quella che doveva essere una tranquilla marcia d’avvicinamento dove poter fare esperimenti e rodare ancora di più i tanti giovani presenti in squadra, si è rivelata un vero incubo per Van Gaal. Il Ct Olandese ha infatti perso per infortunio uno dei pilastri della sua rosa, il romanista Kevin Strootman. Il 24enne è il più giovane capitano della storia dei Tulipani e la sua assenza peserà moltissimo nell’economia del 4-3-3 del Ct. Al suo posto verosimilmente verrà chiamato il giovane talento di origine marocchina Maher, che dopo aver impressionato negli scorsi Europei under 21, ha disputato un’ottima stagione con la maglia del PSV. Anche in Brasile la forza degli olandesi rimane l’attacco, dove i veterani Robben, Sneijder e in primis Van Persie sognano di ripetere lo straordinario cammino del Sud Africa, e sfatare l’incubo della finale, che per ben tre volte nella storia ha visto gli Orange accontentarsi della medaglia d’argento (1974 – 1978 – 2010).
QUI CILE – La Roja è alla sua ottava partecipazione mondiale, e si è qualificata arrivando terza nel suo raggruppamento dietro Argentina e Colombia. Il sorteggio di Rio non è stato molto fortunato con la squadra di Sampaoli, che però non ha nessuna voglia di essere la vittima sacrificata dello strapotere Spagnolo e Olandese. Il Cile infatti ha i giocatori per mettere in difficoltà le due europee, e lo dimostra il fatto che negli ultimi tre incontri con la Spagna abbia perso una sola volta, 1 a 0 in Sud Africa. I sudamericani hanno tra le loro fila tante conoscenze della nostra Serie A, in primis gli Juventini Isla e Vidal, ma anche Pinilla del Cagliari e il viola Mati Fernandez. La vera star della Roja è però il Blaugrana Alexis Sanchez. El Niño Maravilla sta vivendo la sua migliore stagione dal punto di vista realizzativo, e all’età di 26 anni è pronto a prendere in mano la sua Nazionale. Ad aiutarlo, nel 4-3-1-2 utilizzato dal Ct, ci sarà anche l’ex capitano David Cortes Pizarro, che è tornato a vestire la maglia del Cile dopo averci rinunciato nel 2005 per la mancata qualificazione a Germania 2006.
QUI AUSTRALIA – L’Australia è senza dubbio l’ultima forza di questo girone. I Kangaroos sono alla loro terza partecipazione consecutiva al Mondiale, ma l’avventura di Brasile 2014 non promette nulla di buono per la squadra allenata da Ange Postecoglou. L’ex allenatore del Melbourne Victory torna ad allenare la Nazionale australiana dopo l’esonero di Holger Osieck, sollevato dall’incarico a seguito del doppio 6-0 in amichevole contro Francia e Brasile. Nella rosa non sono presenti giocatori di grande rilievo, i tempi di Kewell e Viduka sembrano lontani e l’esperienza in Brasile rischia di essere una vera debacle per l’Australia, che a dire il vero non è stata neanche favorita dal sorteggio.
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