Baseball, dressage, sci, scherma e tanto altro. Lo sport per ipovedenti e non vedenti
di Federica Carbonin
Lo sport sembra un’attività prettamente visiva, eppure ipovedenti e non vedenti si allenano in quasi tutte le discipline sportive sfruttando principalmente l’udito, supportati da palle sonore, bacchette, radioline che emettono suoni elettronici.
Nel baseball tutti i giocatori in campo sono bendati. Il battitore mette in gioco da solo la pallina sonora colpendola con la mazza e subito corre verso la prima base, che emette un suono elettronico simile al clacson di una macchina. A direzionare la corsa in seconda e terza ci sono gli assistenti vedenti che battono le palette di legno. Gli avversari in difesa devono raccogliere la pallina per poi lanciarla in seconda.
Il dressage è una sotto-disciplina dell’equitazione in cui per ottenere un buon risultato la precisione è fondamentale. Il cavaliere esegue una serie di movimenti in successione disegnando delle figure. Gli atleti con problemi di vista possono fare le loro performances grazie alle lettere sonore che vengono attivate dall’istruttore.
Ipo e non vedenti sciano. Una decina di anni fa è stata inventata la tecnica della discesa radioguidata: lo sciatore cieco riceve in cuffia le indicazioni che il vedente davanti gli trasmette.
Unica categoria per la scherma: ipo e non vedenti gareggiano insieme e indossano una mascherina nera che copre gli occhi. Si combatte soltanto con la spada su una pedana di 7,50 metri anziché 14 per consentire agli atleti un contatto maggiore. Prima di iniziare il combattimento lo schermidore deve battere sul ferro avversario, pena l’eliminazione.
Quelle descritte sono solo alcune delle attività agonistiche svolte da non e ipovedenti organizzate e dirette dalla Federazione Italiana Ciechi Sportivi (F.I.C.S.) che fa parte della Federazione Italiana Sport Disabili ( F.I.S.D.). Lo sport più diffuso in età infantile è il nuoto. Il 95 % continua a fare attività fisica una volta adulto, praticando equitazione, vela, baseball, subacquea, sci da discesa, arrampicata e ciclismo.
Il Comitato Italiano Paralimpico (C.I.P) è la Confederazione delle Federazioni e Discipline Sportive Paralimpiche, l’equivalente del C.O.N.I. per le discipline olimpiche ed è in stretta collaborazione con il C.O.N.I stesso. Il C.I.P. si occupa anche della preparazione atletica delle rappresentative paralimpiche in vista soprattutto dei giochi paralimpici che si svolgono due volte l’anno.
Fonte foto: www.radiointernationalbologna.it