Libri, “Io sono nessuno”. Wainer Molteni racconta la sua esperienza da clochard
di Sabrina Ferri
Aveva una vita come tante altre, una casa in affitto, un lavoro, un nome come dj nelle discoteche, un bagaglio culturale non indifferente alle spalle. La sua tenacia e intraprendenza gli avevano permesso di conseguire una laurea in sociologia, una specializzazione in criminologia e persino un master nella sede dell’FBI a Quantico, negli Stati Uniti. Poi era stato assunto come caporeparto in una catena di supermercati.
Finché, improvvisamente, quell’esistenza così comune, così apparentemente “normale”, è scivolata in un abisso senza luce. Wainer Molteni, a poco più di 30 anni, si è ritrovato a vivere ai margini della strada, tra i quartieri milanesi, trasformandosi in un nessuno, in un invisibile agli occhi indifferenti dei passanti. In un attimo, dopo aver perduto il lavoro e conseguentemente la casa, Wainer, non avendo appigli familiari ed essendo troppo difficile chiedere aiuto, è diventato un clochard. Per otto lunghi anni ha intrapreso una lotta inarrestabile per provare a riconquistare un volto, un nome, una dignità.
E alla fine Wainer ce l’ha fatta, la sua rinascita c’è stata. Oggi da quell’esperienza ne è nato un libro, Io sono nessuno, un volume edito dalla B&C Dalai editore e destinato a tutti, perché chiunque può diventare nessuno da un momento all’altro. Wainer racconta la sua vita, quei giorni travagliati tra cartoni, stracci, coperte improvvisate e caritas. Ma racconta anche il suo ritorno nel mondo.
Lui è un vincitore, la sua storia è divenuta un grido di speranza per chi, purtroppo, si trova ancora a vivere all’aperto e senza fissa dimora. Attualmente è alla guida dell’associazione Clochard alla Riscossa grazie alla quale, lo scorso giugno, è stato inaugurato, a Serravalle Pistoiese (Pt), il primo agriturismo che offre vitto, alloggio e un lavoro regolarmente remunerato a tanti clochard, affinché quest’ultimi possano tornare a essere qualcuno.
Ho appena seguito su “La vita in diretta” l’intervista a Wainer Molteni. non vedo l’ora di leggere e di far leggere questo libro a tutti quelli a cui lo voglio regalare per Natale.
Soprattutto in un periodo difficile come questo in cui stiamo arrancando per ritrovare una strada, credo che ci sarà di grande aiuto.
Intanto mi complimento con l’autore.
Grazie per averci raccontato la sua esperienza.
Anche io x mezzo della tv ho ascoltato la tua esperienza! Wow! Faccio volontariato sezione mensa e quanti senzatetto incontro!! Una di queste persone Michael ne è uscita…ma il lavoro è così difficile trovarlo x tutti… figuriamoci x loro!!! Tanti ke incontro davvero sono speciali ma nessuno li accetta umanamente e ancor di più se si tratta di lavoro. Se potessi avere un contatto con l’autore di qs libro….tanti avrebbero almeno un opportunità. Baci