Nba Draft 2014. Andrew Wiggins è la scelta numero uno, Alessandro Gentile 53.ma scelta preso da Houston

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gentiledi Emanuele Granelli 

Per il secondo anno consecutivo, è un giocatore canadese la prima scelta del draft NBA: dopo Anthony Bennett, stavolta i Cleveland Cavs sono andati un po’ più sul sicuro (eufemismo), selezionando Andrew Wiggins, la small forward di Kansas in testa nella maggior parte dei mock draft da un anno a questa parte: atleta straordinario, personalità da vendere, è stato definito da David Griffin, GM dei Cavaliers, un “two-way player”, un giocatore in grado di fare la differenza in entrambi lati del campo. Ama molto tenere il pallone tra le mani e questo potrebbe creare qualche problema di convivenza con Irving, ma coach Blatt sarà ben contento di poter avere questo tipo di problemi.

È contento anche Jabari Parker, prodotto di Duke e nuovo giocatore dei Milwaukee Bucks. L’equazione “felicità = giocare a Milwaukee” potrebbe far sorridere qualcuno, ma l’opzione Bucks era la preferita del ragazzo per due ordini di motivi: la certezza assoluta di diventare un uomo franchigia (a Cleveland non possibile) e soprattutto la vicinanza a casa (Chicago), questione a cui lui teneva molto. Tanto che si vocifera che Parker, nel workout pre-draft a Cleveland, non si sia impegnato proprio al massimo delle sue possibilità (altro eufemismo). Milwaukee ha trovato il suo “uomo da 20 punti a partita”.

Alla numero 3 Philadelphia ha selezionato Joel Embiid, centro camerunense dal potenziale spaventoso (i paragoni con Olajuwon si sprecano), considerando che ha cominciato a giocare a basket da appena tre anni. Fino a dieci giorni fa era il favorito per la “first pick”, poi la notizia della frattura dell’osso navicolare del piede destro, che gli ha impedito svolgere qualsiasi workout e di prender parte alla cerimonia del draft. Un infortunio serio, che ha già limitato nel passato giocatori come Bill Walton e Zydrunas Ilgauskas. Il rischio legato alle condizioni fisiche è indubbio, ma Philadelphia non se l’è sentita di lasciar passare un talento così cristallino oltre la 3.

Se le prime tre scelte erano abbastanza prevedibili, dalla quarta in poi qualche mini-sorpresa è arrivata: a partire dalla scelta dei Magic, che hanno preferito Aaron Gordon (fratello di quel Drew Gordon che quest’anno ha giocato nel nostro campionato a Sassari) a Dante Exum, l’australiano proveniente direttamente da un liceo del suo paese e scelto alla 5 dai Jazz. Boston si è rinforzata sul perimetro con Marcus Smart (addio di Rondo?), mentre i Lakers alla 7 sono andati sul sicuro con Julius Randle, forse l’elemento che, per fisicità, è il più pronto al grande salto. Dopo la delusione Fredette, i Kings hanno ritentato la fortuna con un altro “tiratore scelto”, Nick Stauskas, mentre gli Charlotte Hornets si sono ritrovati Noah Vonleh, inaspettatamente scivolato alla 9 (alla vigilia era dato tra la 5 e la 7). Altri prospetti interessanti da seguire sono Doug McDermott, selezionato dai Nuggets ma poi immediatamente “tradato” ai Bulls, e Shabazz Napier, playmaker per cui LeBron James ha un debole particolare (“My favorite player in the draft #Napier” ha twittato the King).

Infine menzione particolare va fatta per Alessandro Gentile: il capitano dell’Olimpia Milano, che stasera sarà protagonista della “bella-scudetto” contro Siena, è stato scelto dai Minnesota Timberwolves con la 53esima chiamata. In realtà, la sua nuova casa sarà Houston, che ha acquistato i suoi diritti dalla franchigia di Minneapolis in cambio di contanti (circa un milione di euro). Gentile diventa così il quarto giocatore italiano ad essere draftato dopo Bargnani, Belinelli e Gallinari. Ancora non sa esattamente il suo futuro, se rimanere in Europa o andare direttamente in NBA: ci penserà da domani.

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2 thoughts on “Nba Draft 2014. Andrew Wiggins è la scelta numero uno, Alessandro Gentile 53.ma scelta preso da Houston

  1. Ciao Nameecogname,
    Grazie per la segnalazione, ma l’articolo fa riferimento agli italiani scelti al Draft. Gigi Datome è arrivato a Detroit senza essere scelto.
    Detto questo speriamo che sia Datome sia Gentile riescano a imporsi nella prossima stagione.
    Continua a leggerci,
    Saluti
    Cristiano Checchi, responsabile Mediapolitika Sport

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