Ferrari, da Montezemolo a Marchionne: l’avvicendamento che chiude un’epoca della Formula Uno
Certi avvicendamenti possono essere considerati come normale amministrazione, altri invece segnano la fine di epoche. Il passaggio di testimone tra Luca Cordero di Montezemolo e Sergio Marchionne alla presidenza della Ferrari può essere inserito nella seconda colonna di questo ipotetico schema. Finisce un’era perché 23 anni di successi, sconfitte, soddisfazioni e delusioni non possono essere considerati una semplice parentesi. I momenti di gioia sono stati sicuramente più consistenti e memorabili: i sei titoli iridati nella classifica piloti e gli otto successi per quanto riguarda la classifica costruttori sono le soddisfazioni sportive più importanti, quelle arrivate dalla Formula Uno. In campo commerciale il Cavallino continua invece ad ottenere un risultato positivo dietro l’altro. Il bilancio al 30 giugno di quest’anno evidenzia infatti un fatturato di 1348.6 milioni di euro (+14,5%) con un utile netto di 127,6 milioni. Il dato più significativo è però quello della posizione finanziaria netta, la migliore della storia del cavallino con 1.594 milioni.
Montezemolo lascerà ufficialmente la carica il 13 ottobre prossimo, un addio che rappresenta la fine di una lunga storia d’amore e che come tale non può non provocare dispiacere e commozione: “La Ferrari, insieme alla famiglia, è una delle cose più importanti della mia vita”. Una separazione che però costerà all’azienda 27 milioni di euro, una cifra che probabilmente aiuterà l’ex presidente di Confindustria a rendere il dispiacere dell’addio un pochino meno doloroso. 13.2 milioni saranno versati sul suo conto entro il 31 gennaio del 2015, gli altri 13.7 sono invece pagabili in 20 anni. Insomma Montezemolo riceverà circa 680 mila euro l’anno fino al 2035. Intanto per lui si parla di un nuovo possibile incarico da presidente della nuova Alitalia, altra posizione di grande prestigio.Entusiasta del suo nuovo ruolo Sergio Marchionne, l’amministratore delegato della Fiat si considera il naturale successore di Montezemolo: “Sono stato incredibilmente vicino alla Ferrari. Ho iniziato con Luca in un momento difficile e ho condiviso con lui gli ultimi dieci anni nello sviluppo dei modelli. Non esiste nessun altro che potesse garantire continuità all’azienda per andare avanti”. La sua volontà è quella di riportare il prima possibile la Rossa al successo in Formula Uno. “Io e Luca continuiamo a ricevere messaggi di tifosi delusi e questo mi infastidisce ormai da parecchio tempo”.
C’è da dire però che anche la notizia del suo nuovo incarico ha creato un pochino di preoccupazione nella tifoseria. Qualcuno si chiede se dopo aver portato la Fiat al di fuori dei confini nazionali non abbia lo stesso piano per la Scuderia di Maranello. I social network hanno cominciato a prendere posizione contro un eventuale cambio di nazionalità, soprattutto dopo la notizia della nascita di un nuovo modello che verrà venduto solamente sul mercato americano, la Blu Nart. Puntualissima la frenata di Montezemolo: “L’unica Ferrari americana è quella che verrà presentata a New York il prossimo 13 ottobre per festeggiare i 60 anni del marchio”. Insomma per quanto riguarda il Dna della Rossa i tifosi possono dormire sonni tranquilli, per i risultati sportivi magari bisognerà avere ancora un po’ di pazienza.
(di Giovanni Fabbri)