Serie A. Juventus, Roma e Milan a punteggio pieno. Male il Napoli, ok Lazio e Inter
Serie A. Anche la seconda giornata di campionato è alle spalle, ed è stata una giornata che ha regalato già qualche importante indicazione su quelli che sembrano essere i valori in campo in questa delicata fase della stagione.
Sempre loro – Come era lecito aspettarsi sono sempre la Juventus e la Roma a dare il ritmo al campionato. I giallorossi avevano aperto la giornata con la vittoria 1 a 0 sul campo di un buon Empoli, mentre la Juventus nel posticipo di sabato sera aveva risposto immediatamente ai rivali, vincendo 2-0 contro una spenta Udinese. A decidere la sfide del Castellani è stato, ancora una volta, Radja Nainggolan che non sta facendo rimpiangere per niente la lungo degenza di Kevin Strootman. L’ex Cagliari grazie alla schiena del portiere Sepe, che ha ribattuto in porta la respinta del palo, ha permesso a una Roma non brillantissima, ma che comunque avrebbe meritato anche il gol del 2-0, di non subire, almeno in punti in classifica, l’avvicinamento al debutto in Champions League. Nota storta in casa romanista è però la condizione fisica precaria di Castan, nuovamente uscite all’intervallo della partita. Vittoria molto più semplice quella della Juventus di Allegri, più abituata a smaltire e a gestire la tensione per l’avvicinarsi della Champions. Nel debutto allo Stadium ci hanno pensato Tevez e Marchisio a sbarazzarsi di Stramaccioni, primo allenatore capace di vincere allo Juventus Stadium ai tempi dell’Inter.
Ma non sono sole – Non ci sono soltanto Roma e Juventus a punteggio pieno, a quota 6 c’è anche il folle Milan di Filippo Inzaghi. Dopo la vittoria con la Lazio il pirotecnico attacco rossonero, ma anche la ballerina difesa, si sono confermati. Bonaventura al debutto, Honda, un fantastico Menez (lontano parente di quello che giocava a sprazzi nella Roma) autore di una doppietta, con tanto di euro gol di tacco e l’onnipresente De Jong hanno confezionato i 5 gol rossoneri, intervallati però dalle reti di Cassano, di Felipe, di Lucarelli e dell’autore di De Sciglio, su infortunio di Diego Lopez, costretto a finire la partita con uno stiramento. Una partita folle e divertente condita dalle espulsioni di Bonera e Felipe. Di certo non contenti Donadoni e Inzaghi per i troppi gol subiti, ma in casa rossonera, nonostante i difetti sta tornando il sorriso, aspettando anche Montolivo e Fernando Torres. Per il Parma continua il periodo buio iniziato con la estromissione dall’Europa League.
Problemi su problemi – Tutt’altro che positivo l’inizio di stagione del Napoli di Benitez. Dopo la fortunosa vittoria a Marassi è arrivato il crollo casalingo contro il Chievo Verona, storicamente bestia nera degli azzurri. Sarà anche vero che in due partita di campionato Higuain e compagni si sono scontrati sempre con portieri in stato di grazie, prima Perin e ieri Bardi, capace di neutralizzare l’argentino dal dischetto, ma è anche vero che la squadra non gira come dovrebbe e la fatica a tirare in porta con azioni costruite resta notevole. A rendere tutto tremendamente complicato ci ha pensato poi Maxi Lopez che in una delle pochissime sortite offensive degli ospiti ha trovato la rete da 3 punti.
Si diverte la Lazio, meno la Fiorentina – Dopo la bella prova a San Siro in casa laziale, nella giornata del ritorno del pubblico all’Olimpico, seppure in continua contestazione verso Claudio Lotito, è tornato a vedersi bel calcio. Il Cesena è stato sicuramente poca cosa, ma l’impronta offensiva dell’ex tecnico del Bologna si fa vedere e per Candreva, Parolo e Mauri trovare la via delle rete non è stato impossibile. Altri problemi affliggono invece la Fiorentina di Vincenzo Montella. La squadra ancora non decolla e dopo la sconfitta in casa della Roma è arrivato uno scialbo 0 a 0 in casa contro il Genoa. Il solo punto in due partite non è ancora un dramma, ma visto che le altre sembrano avere intenzione di correre è meglio per la Fiorentina trovare la cura al mal di gol il prima possibile (Gomez ancora non basta e l’assenza di Rossi è diventata purtroppo una costante).
Valanga Inter, ma sempre con il Sassuolo – A vedere il risultato sembra di essere tornati all’anno scorso. Però quell’Inter di Mazarri che strapazzava il solito Sassuolo era una squadra ben diversa da quella impegnata quest’anno. Quel giorno al Mapei Stadium andavano a segno i vari Cambiasso e Milito, mentre quella di quest’anno vive nel profondo segno del cambiamento. Tripletta di Icardi, doppietta di Osvaldo (facili facili grazie al lavoro di Dodo e Guarin), prima rete in neroazzurro in Serie A di Kovacic e gol di Guarin. Una squadra diversa dall’anno scorso, contro un avversario molle e fuori partita che invece ha giocato più o meno come la passata stagionate. Il risultato è di quelli che danno fiducia, ma che corre l rischio di montare un po’ troppo l’entusiasmo.
Le altre – Non va nel migliore dei modi l’avventura di Zeman sulla panchina del Cagliari. Dopo l’1 a 1 contro il Sassuolo è arrivata la sconfitta per 2-1 in casa contro l’Atalanta. La squadra crea, ma non concretizza, le reti di Estigaribbia e di Boakye hanno portato tre punti alla sempre valida squadra di Colantuono, a nulla è servito il rigore trasformato da Cossu. Nell’anticipo delle 12:30 importante vittoria della Sampdoria che ha sconfitto in casa con le reti di Gabbiadini e di Okaka un Torino che ancora fatica a ritrovarsi dopo le cessioni di Immobile e Cerci. All’appello manca la sfida di questa sera tra Verona e Palermo.
(di Cristiano Checchi)