Rugby e tennis: la storia chiama, l’Italia risponde presente!
di Cristiano Checchi
Domenica di passione – Una giornata trionfale per lo sport azzurro. È così che può essere inquadrata la domenica appena vissuta. Ad essere impegnati con tifo e cuore non solo gli amanti del pallone rotondo, quello classico, ma anche i fan della palla ovale e delle palline da tennis. Sì perché ieri l’Italia ha vissuto momenti storici nel rugby e nel tennis. All’Olimpico di Roma gli azzurri hanno battuto i vice campioni del Mondo per 23 a 18. Di fronte ai 55 mila dell’Olimpico, l’Italia ha iniziato il sei nazioni nel migliore dei modi. Con un secondo tempo da grandissimi, capaci di rimontare da 18 – 13 portando così a casa la vittoria; la nazionale ha così finalmente mostrato un salto in avanti importante, non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista della personalità. Ora il Sei Nazioni proseguirà con le sfide contro la Scozia il 6 febbraio, il 23 febbraio all’Olimpico contro il Galles, il 10 marzo contro l’Inghilterra in casa inglese per chiudere poi a Roma contro l’Irlanda il 16 marzo.
Torino – Anche a Torino c’era aria d’impresa, non tanto per lo spessore dell’avversario, la Croazia, ma per l’importanza storica dell’evento. L’Italia del tennis passa finalmente il primo turno in Coppa Davis e approda ai quarti di finale. Non accadeva dal 1998, anno in cui si raggiungeva la finale per la settima e ultima volta nella storia. L’Italia ha conquistato l’insalatiera una sola volta, nel 1976, era le generazione di Panatta, Barazzutti (il capitano della squadra di oggi) di Bertolucci e Zugarelli, una generazione che sfiorò più volte il bis. Dopo tanti gli anni di dolore e di sacrifici, la finale persa nel 1998, la cocente retrocessione in B del 2000 fino agli sforzi per tornare in A nel 2011 ora finalmente ecco i quarti di finale. Merito di due grandissimi giorni di tennis, in cui solo lo spauracchio Cilic ha fatto temere per quella che sarebbe stata un’altra brutta delusione da smaltire.
Gli incontri — Battuto Lorenzi nel primo incontro di venerdì da Cilic, è stato poi Seppi a farci arrivare al doppio di sabato in parità. Battuto in quattro set Dodig. Nel doppio di sabato ci hanno pensato Fognini e Bolelli contro Cilic e Dodig. Il talento di Fabio è tornato fortunatamente a disposizione dopo che la febbre gli aveva fatto saltare la sfida contro Cilic. Il doppio è una grande prova del duo azzurro, dopo aver perso il primo set sono stati praticamente perfetti. Domenica poi l’appuntamento con la storia mancava solo un punto: Seppi purtroppo non è riuscito a dire la sua nella prima contro Cilic che l’ha liquidato in 3 set. La grande paura è arrivata poi quando nella sfida decisiva Fognini si è ritrovato sotto un set a zero contro Dodig, che come talento e forza non vale assolutamente l’azzurro. Vinto il secondo set 6-4 e scrollata la paura dalle spalle, Fognini si è caricato il peso della storia tennistica dell’Italia portandoci finalmente di nuovo tra le prime otto squadre del mondo; prossimo scoglio il Canada che ha fatto fuori una mal ridotta Spagna, finalista della scorsa edizione.