Basket, Eurocup. Gli overtime costringono la Virtus Roma al primo ko
Basket. “It was not a game, but a movie about Rocky Balboa”. Non ha tutti i torti l’allenatore del Nymburk,Kemzura, nel descrivere una partita infinita, durata la bellezza di 55 minuti (sette tempi), che ha inflitto la prima delusione europea alla Virtus Roma (3-1). Alla fine dei piccoli dettagli ed episodi hanno condannato la squadra di Dalmonte, il quale, tuttavia, ha potuto osservare ed apprezzare la grande capacità del suo team di rimanere sempre all’interno della partita: magari non facendolo alla perfezione da un punto di vista strettamente tecnico, ma mentalmente Roma non ha mai dato l’impressione di mollare, anche nei momenti in cui sembrava spacciata.
Si parte con mani freddissime da una parte e dall’altra: in difesa Roma preferisce la copertura dell’area pitturata, concedendo tanti tiri da fuori ai campioni di Repubblica Ceca, in attacco sbaglia troppi tiri aperti e ben costruiti, soprattutto dalla lunga distanza. Per tutto il primo tempo i giallorossi concretizzano poco rispetto a quanto creato, e nel secondo quarto, i cechi cominciano a prendere ritmo grazie a rapide transizioni (dovute alla troppa foga di Roma nei rimbalzi offensivi) e ai pick-and-roll coinvolgenti i suoi tecnici lunghi (Houska, Benda e Stutz). Roma subisce un parziale di 11-0 e arriva all’intervallo sotto di cinque lunghezze (32-27).
Dal punto di vista realizzativo, il terzo quarto è quello che regala le maggiori soddisfazioni alla Virtus. Finalmente entra in gara Kyle Gibson, fino a quel momento inconcludente, che con due triple permette ai suoi di rimarginare il divario. Roma, grazie ai rimbalzi in attacco e ad un maggior numero di possessi, si presenta all’ultimo quarto avanti di un punto (43-44). Gli “ultimi” dieci minuti si aprono male, con un 6-0 firmato da Simmons (ex compagno di squadra di Bobby Jones a Washington in NCAA) e Benda, ma Ejim, con due schiacciate in contropiede, raddrizza la situazione, contribuendo anche a rimbalzo e in difesa con un paio di palle recuperate. Nei secondi finali Morgan sigla il sorpasso con un bel movimento di post, ma dall’altra parte del campo incappa nel suo quinto fallo che lo fa uscire, come speso gli accade, prematuramente dal match. Houska, a 24’’ dalla fine insacca una gran tripla (molto contestata) per il 56-54 Nymburk; Jones, dal canto suo, sfrutta un bell’assist di Gibson per il pareggio a due secondi dalla fine. Washington non tira in tempo e la gara si prolunga al supplementare.
Nel finale del primo overtime, Roma sembra condannata: va sotto di cinque, poi concede un ingenuotap-in a Hruban per il 69-66 a dieci secondi dalla fine. Il destino vuole che Triche, con due tiri liberi a disposizione, segni il primo e sbagli il secondo che, in maniera misteriosa, gli ritorna in mano. Così l’ex Trento conquista altri due tiri dalla lunetta, trascinando la sua squadra al secondo overtime. Qui la Virtus ha la grande occasione per espugnare il campo di Nymburk: col risultato di 75-75, Stipcevic ha l’ultimo possesso nelle mani, ma fa scorrere troppo tempo, non creando praticamente nulla fino al suono della sirena: è terzo overtime. Stipcevic prova a farsi perdonare con la tripla del +3, ma una sanguinosa palla persa di Bobby Jones e i conseguenti due tiri liberi concessi al suo ex compagno di squadra Simmons consegnano la vittoria, tutto sommato alla fine meritata, ai padroni di casa (89-87). Nessun dramma per questa sconfitta, Roma ha dimostrato di essere in salute e continua a rimanere in vetta al girone di Eurocup. Ora sarà fondamentale recuperare le energie, fisiche e mentali, per la sfida di campionato di sabato sera contro Pesaro fanalino di coda.
La Statistica: Roma ha tirato più da tre (41) che da due punti (39). Percentuale finale da tre: 22% (9/41). Prossimi appuntamenti: Pesaro-Roma sabato sera, Roma-Oldenburg mercoledì.
(di Emanuele Granelli)