Champions League. Il Bayern Monaco fa malissimo alla Juventus. A Buffon &co servirà l’impresa
di Marco Milan
La Juve non supera l’esame più duro ed esce sconfitta dall’Allianz Arena di Monaco di Baviera subendo un 2-0 difficile da rimontare a Torino nella gara di ritorno. Troppo forti i tedeschi, troppo poco presente la Juve in terra teutonica. Una Juve tradita dai suoi unici due campioni di livello ed esperienza internazionale: Buffon e Pirlo. Il portiere ha sulla coscienza entrambe le reti dei bavaresi: la prima, dopo una manciata di secondi, perché il tiro di Alaba era tutt’altro che irresistibile nonostante una leggera deviazione; la seconda perché certe conclusioni un portiere come Buffon le dovrebbe bloccare di tacco anziché respingerle maldestramente permettendo a Muller di raddoppiare (seppur col dubbio di una possibile posizione irregolare di Mandzukic che propizia il gol). Pirlo ha invece sbagliato tutto ciò che si poteva sbagliare tra passaggi, aperture ed interdizione. Un Pirlo irriconoscibile, così come irriconoscibili sono stati i due attaccanti messi in campo da Conte, vale a dire Matri e Quagliarella, determinanti sabato scorso contro l’Inter, impalpabili nella serata di Monaco. Male anche Vidal, falloso come al solito, ma molto meno efficace delle abituali prestazioni. Va detto, al di là di tutto, che il Bayern Monaco è stato superiore, inarrivabile per questa Juve, e va detto che il passivo poteva essere anche più largo se gli avanti tedeschi fossero stati più precisi sotto porta. Il Bayern ha mostrato di essere una squadra completa, affamata e vogliosa, una compagine che dopo aver buttato al vento 3 delle ultime 4 finali a cui ha partecipato, quest’anno vuole la coppa dalle grandi orecchie, vuole sollevarla e non vederla sollevare ancora da qualcun altro. E ne ha tutte le possibilità.
Ma per la Juve ci sono speranze in vista del ritorno? A essere sinceri molto poche. E’ vero che la Juve può dare di più, è vero che il pubblico dello Juventus Stadium può spingere i bianconeri e intimorire Robben e compagni, è vero che già negli ottavi contro l’Arsenal i bavaresi stavano facendo la frittata in casa dopo aver ipotecato la qualificazione a Londra, ma è altresì vero che questo Bayern deve combinarla grossa per farsi buttare fuori a Torino, forse proprio perché l’esperienza con l’Arsenal li ha resi più guardinghi, forse perché in cuor loro sanno che la Juve vale più degli inglesi e terranno altissima la concentrazione. Inoltre un gol del Bayern Monaco a Torino renderebbe pressoché inutile il proseguimento dell’incontro.
La Coppa dei Campioni della Juve è appesa a un filo, alla leadership di Conte, alla voglia di riscatto di Buffon e Pirlo, all’estro di Vucinic (già, ma come sarebbe finita col montenegrino in campo dall’inizio in barba all’influenza?), al talento di Marchisio, non alla grinta di Vidal che, ammonito e diffidato, si accomoderà assieme alla sua bizzarra capigliatura in tribuna, così come Lichtsteiner che si è beccato un giallo per una simulazione vista dall’arbitro, un po’ meno dal resto degli esseri umani.