Basket. Niente da fare per la Virtus Roma, Milano passa 68-79
In una partita molto simile, come svolgimento, a quella di inizio stagione contro Venezia, la Virtus Roma regge 35 minuti contro la corazzata Milano, per poi arrendersi nei cinque minuti finali sotto i colpi di Brooks e del solito David Moss, una sentenza (già dai tempi di Siena) quando vede i colori giallorossi. Per Roma si tratta della sesta sconfitta nelle ultime otto gare tra campionato ed Eurocup, ma ieri sera non era la partita e soprattutto l’avversario giusti per poter dar un volto differente ad una classifica finora di basso profilo.
Triche e Gibson mostrano la strada da intraprendere ai compagni con i primi due canestri della partita, vincendo l’uno-contro-uno rispettivamente con Moss e Ragland. Milano, dopo un paio di attacchi a vuoto, comincia, grazie alla rapida circolazione, a trovare gli angoli liberi, e due specialisti del tiro da tre punti come Moss e Kleiza non si fanno pregare. Samuels, con un facile lay-up, firma il parziale meneghino di 8-0, chiuso da un arresto e tiro di ottima fattura di Gibson. Gentile (non giocherà il secondo tempo per i soliti problemi alla schiena), ancora dall’angolo, porta i suoi sul +6 (8-14), la Virtus, dal canto suo, risponde con un 7-0 con quattro liberi consecutivi del cecchino Stipcevic e la tripla di Gibson in seguito al rimbalzo offensivo di Ejim. L’ingresso di Sandri in campo porta maggiore intensità difensiva alla Virtus, che chiude i primi dieci minuti in vantaggio di tre punti, anche con l’aiuto di un tecnico fischiato a Banchi per un presunto fallo non fischiato a Brooks (19-16). Inspiegabile il motivo per cui Dalmonte non rischiererà più in campo il numero 12 virtussino.
Nel secondo quarto la Virtus ricade in un difetto che ormai sta diventando congenito: si costruisce con fatica e dedizione un buon vantaggio, per poi depauperarlo nel giro di pochissimi minuti. Le triple di D’Ercole e De Zeeuw e la vena offensiva di Triche spingono Roma sul +9 (31-22), poi, approfittando di inutili leziosismi offensivi di Roma, Milano piazza, nel giro degli ultimi due minuti e mezzo del quarto, un parziale di 12-2, concluso dal “teardrop” alla sirena dell’ex Brooklyn NetsMarshon Brooks. Il terzo periodo prosegue sul filo dell’equilibrio, con Kleiza da una parte a far male dalla posizione di post, specie contro un peso medio come Gibson, e con Stipcevic (ex non troppo rimpianto) dall’altra ad attaccare continuamente Ragland ed a guidare una squadra senza troppe idee contro la difesa schierata. La Virtus si mantiene a contatto anche nella prima metà dell’ultimo quarto, con la tripla di Stipcevic che punisce il mancato show difensivo di James (56-59). Nel momento cruciale, i campioni d’Italiaeseguono alla perfezione, ritrovando i suoi affezionati angoli con Moss e Cerella e siglando un parziale di 13-2 che mette una pietra tombale sulla gara. A nulla servono le due triple di fila di Gibson, arrivate troppo tardi. Nei secondi conclusivi, a partita finita, nervosismo abbastanza ingiustificato da parte di Moss, che viene espulso per doppio fallo tecnico dopo un battibecco con D’Ercole: solo gli arbitri sono sembrati più confusi della Virtus degli ultimi cinque minuti.
La Statistica: per vincere contro Milano era necessario l’apporto realizzativo di tutti. Jones e Ejm sono incappati nella peggiore partita della stagione (2 punti a testa). Solo 3 punti anche per De Zeeuw, seconda peggior prestazione stagione.
Prossimi appuntamenti: a Santo Stefano in trasferta contro l’Enel Brindisi, poi il 29 si chiude l’anno al Palatiziano contro Trento.
(Emanuele Granelli)