Tennis, Montecarlo. Djokovic per togliere a Nadal il dominio del rosso
Tutto pronto per la stagione sulla terra rossa europea, da questa mattina il via del primo torneo caro agli appassionati della superficie più lenta del tennis. A Montecarlo sarà battaglia per strappare al campione uscente Stanislas Wawrinka lo scettro di dominatore del principato. Lo scorso anno era stato lui, dopo il sorprendente successo agli Australian Open, a trionfare in finale contro il connazionale Roger Federer. La vittoria dello svizzero fu certamente una sorpresa per un torneo in cui quando non trionfa Nadal, di solito lo fa il suo rivale Novak Djokovic, sempre pronto ad approfittare dei passi falsi dello spagnolo sulla sua terra.
Il grande favorito di quest’anno ai nastri di partenza è però proprio il serbo, che spera non solo di vincere la rassegna monegasca, ma di centrare il suo primo successo sui campi rossi di Parigi. L’unico slam che manca al numero uno del mondo è proprio il Roland Garros e mai come quest’anno Nole sembra pronto a raggiungere il prestigioso traguardo. Nadal, re della terra rossa e dominatore assoluto su questa superficie da circa un decennio, non sembra più riuscire a giocare il tennis che fino allo scorso anno gli aveva regalato le più grandi soddisfazioni. La forma fisica dello spagnolo non è neppure vicina al 100% e la sua speranza deve essere quella di migliorare giocando le partite dei tornei europei, per arrivare al meglio all’appuntamento francese. Mai come quest’anno dunque la sua dittatura sul rosso appare a rischio. Le aspettative nei suoi confronti sono sempre altissime, come è normale per uno che sulla terra ha vinto il 99% delle partite giocate, ma Djokovic arriva in una condizione di forma strepitosa, i successi di Melbourne, Indian Wells e Miami lo confermano e in questo momento il suo tennis appare davvero di un altro pianeta rispetto a quello del maiorchino.
Neppure Roger Federer, seppur in uno stato di grazia che appare molto simile ad una seconda giovinezza, sembra poter competere con Nole. Lo svizzero ha deciso di saltare l’ultimo torneo sul cemento americano per riposarsi, dedicarsi alla famiglia e concentrarsi per affrontare la stagione in Europa. Ma la terra non è mai stata la sua superficie preferita e non sembra poterlo diventare adesso, a 33 anni suonati. Le partite sul rosso sono più faticose rispetto a quelle delle altre superfici, gli scambi più lunghi e il gioco di volo, tanto caro al Roger ultima versione, molto molto più rischioso. Tutti gli altri invece sono solo semplici outsider. È sicuramente vero che Andy Murray sta continuando a fare grandi progressi sia dal punto di vista fisico che dal quello della sicurezza mentale. Ma anche per lui vale il discorso fatto per Federer, la terra non è certamente il terreno che ama di più. Insomma tutto sembra indicare il serbo come il favorito numero uno per lo scorcio di stagione più impegnativo e stressante del circuito. Lui rafforza tutto questo confermando il suo invidiabile stato di forma: “Nessuno può chiedere un migliore inizio di stagione, sono in fiducia, sono in forma, sono fisicamente e tecnicamente a postissimo”. Il campione di gomma è pronto quindi a solcare la terra rossa e a provare ad interrompere finalmente il decennale dominio targato Nadal.
(Di Giovanni Fabbri)