Corsa Champions. Roma, Lazio e Napoli: paura di vincere. Per motivi diversi tutte perdono l’occasione
Con il discorso scudetto chiuso ormai da un po’, tutta l’attenzione è rivolta alla corsa per i posti in Europa. E mentre per l’Europa League le squadre coinvolte nell’ultimo turno di campionato disputato si sono date da fare, per la corsa in Champions League nessuna delle 3 contendenti è riuscita a fare bottino.
Sono stati risultati negativi molto diversi quelli in cui sono incappati Roma, Lazio e Napoli. Partiamo da quest’ultimi. La squadra di Benitez esce dal confronto del Tardini con un solo punto in classifica ma con qualcosa, almeno dal punto di vista etico, da spiegare. Le accuse dei giocatori del Parma di essere stati offesi e insultati, rei di impegnarsi nonostante la certificata retrocessione non è passata inosservata. Fatto sta che in campo Higuain e compagni hanno mancato l’ennesimo appuntamento con la possibilità di accorciare la classifica. Il Parma era andato avanti con il gol di Palladino, rimontato da quello di Gabbiadini, prima del vantaggio di Jorquera. Il gol del pari è arrivato da Mertens. Un gol che vale un punto ma che fa comunque respirare la Roma, che tra la sfida del Napoli e quella della Lazio ha potuto trovare un minimo motivo per sorridere.
Per quanto visto in campo però la squadra di Garcia ha ben poco per cui tirare sospiri di sollievo. La prova di San Siro, contro uno dei Milan dal più basso contenuto tecnico dell’era Berlusconi, ha lasciato sconcertati un po’ tutti. Sabato sera si è consumato l’ennesima prova di basso livello di un gruppo che ormai ha perso la totale cognizione di se stessa. Nel tutto ci si mette anche uno stato di appannamento abbastanza evidente del tecnico francese. Totti tenuto in panchina per 70 minuti, in una partita dai ritmi talmente bassi che anche la non velocità di Honda è diventata un fattore determinante, si è rivelato un autogol. Come mettere un Ljajic al ritorno dai controlli in Germania al posto dell’infortunato Gervinho nel corso del primo tempo, e puntare su Doumbia che praticamente non si è allenato in settimana a causa di un problema accusato in Roma-Genoa. A completare l’infausta serata ci si è aggiunto il gol più classico gol dell’ex, quello di Mattia Destro, all’ottavo sigillo stagionale ( 5 con la Roma, 3 con il Milan) in 30 apparizioni. Molte delle quali, sopratutto con la Roma, negli ultimi 15 minuti di partita. Ad aprire le marcature era stato Van Ginkel, mentre inutile il rigore (dubbio) trasformato da un Totti decisamente nervoso al momento dell’ingresso in campo, avvenuto sul 2-0 per i padroni di casa, ma che ha sciolinato 20 minuti di calcio permettendo alla Roma di rendersi finalmente pericolosa.
Si morde la mani, invece, la Lazio impegnata nel posticipo all’Olimpico contro l’Inter. Un occasione ghiotta da sfruttare, che con il gol di Candreva in apertura sembrava già essere diventata realtà. Invece, complice il buono stato di forma dell’Inter in generale, quello sfavillante dell’ex odiato Hernanes e di un arbitro Massa che con le due espulsioni (Mauricio e Marchetti) ha condizionato la partita, l’Inter è riuscita a rimontare e fare suo l’incontro con la doppietta del “Profeta”. C’è da discutere sull’espulsione di Mauricio da ultimo uomo, ma sopratutto su Medel che impalla la visuale di Marchetti sul tiro finito in rete. La stessa dinamica del gol di Bonucci in Juventus – Roma. Le direttive Uefa sembrano dare ragione alle due terne che hanno deciso di convalidare i gol, ma come spesso capita le decisioni Uefa non sono propriamente le più auspicabili (Platini e il posto in più per il “Far Play” all’Olanda ne è la dimostrazione lampante). Maggiori polemiche sono arrivate sul rigore per fallo di Marchetti su Icardi e seguente espulsione dell’estremo difensore. Il rigore poi l’ottimo Berisha lo ha neutralizzato proprio su Icardi, ma la resistenza in 9 non ha tenuto all’assalto dell’ex avvelenato. Inserimento centrale tra la larga difesa biancoceleste e gol vittoria per Mancini.
Allo stato attuale delle cose però sembra proprio la Lazio la squadra con più possibilità di centrare il secondo posto. La Roma, nonostante, il punto di vantaggio è una continua altalena, in cui però le prove negative superano di gran lunga il numero di quelle positive. Mentre il Napoli continua nella sua cronica incapacità di vincere partite sulla carta facilissime e che rischiano di essere quelle che alla fine dei conti, salvo vittoria dell’Europa League, lo terranno fuori dalla prossima Champions League.
La classifica dice Roma 64, Lazio 63 e Napoli 60. Derby a parte alla penultima il calendario sorride ai giallorossi che hanno le ultime 3 sfide all’Olimpico: Udinese, derby e Palermo. Mentre la Lazio andrà settimana prossima a Genova contro la Samp, dove finora ha vinto solo la Juventus ,e chiuderà poi al San Paolo. Il Napoli, prima dello scontro diretto contro la Lazio, se la vedrà in casa con il Cesena e farà visita a una Juventus, che chissà, forse con la testa sarà da un’altra parte.
Cristiano Checchi