Nba, playoffs. Semifinale di Conference mai così incerte
Ultimi appuntamenti nella stagione NBA. Otto squadre sono rimaste, le serie di semifinali di conference sono già nel vivo. Curioso un dato statistico, tra le best eight della lega più spettacolare e con più campioni del mondo l’ultima ad aver conquistato l’anello sono i Chicago Bulls, ma ben diciassette anni fa, quando in campo c’era ancora Michael Jordan. Ora analizziamo serie per serie cosa sta accadendo e cosa potrebbe accadere in queste settimane:
Eastern Conference:
Atlanta Hawks-Washington Wizards:
La squadra che in regular season aveva terminato prima ad East sembra lontana parente degli Hawks dei playoff. Probabilmente Atlanta sta pagando la faticosa rincorsa che li ha portati al primo posto totale in oriente. Mike Budenholzer è stato premiato come miglior allenatore della stagione. Quattro dei suoi titolari hanno partecipato a Febbraio all’All Star Game. Paradossalmente però proprio DeMarre Carrol l’unico degli starting five a non partecipare alla partita delle stelle sta facendo la differenza. Gli Hawks hanno eliminato con molte difficoltà i Nets per 4-2 ed ora si trovano davanti i Washington Wizards. La squadra della capitale al primo turno playoff ha massacrato i Toronto Raptors 4-0 ed ora che la palla inizia a scottare i Wizards possono affidarsi ad un vecchio maestro come Paul Pierce, non è un caso che in gara tre sia stato concesso proprio a lui l’ultimo tiro che ha portato Washington sul 2-1. Una serie difficile da prevedere, ma con i Wizards più in forma che sulle ali dell’entusiasmo potrebbero arrivare in finale di conference traguardo a cui mancano dagli anni 70.
Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls:
Ci sarebbero tante storie da raccontare riguardo questa serie. La più importante è forse quella che vede una sfida nella sfida quando si affrontano Joakim Noah e LeBron James, questi due campioni non si amano, anzi si odiano proprio. Più volte sono venuti a contatto nella loro storia cestistica, in realtà è la competitività che li accomuna, ma che li rende anche incompatibili. Anche questa volta, in gara 3, dopo una schiacciata di James su Noah i due hanno iniziato ad insultarsi, gli arbitri per non fare surriscaldare troppo gli animi hanno fischiato due falli tecnici. Ma al termine della partita nelle interviste post gara James ha ammesso di amare l’agonismo di Noah, ma che l’avversario aveva esagerato con il trash talking toccandolo sul famigliare. Non ci resta che attendere la quarta sfida per vedere cosa ancora potrà capitare tra loro due. Un’altra bella storia ha il nome di Derrick Rose, l’MVP del 2011 ha avuto stagioni sfortunatissime e non è mai riuscito ad esprimere a pieno il suo valore per una serie di infortuni e ricadute. Ora sembra essere tornato ai suoi livelli e finalmente la caviglia non crea più problemi. Infine una menzione va fatta a Kevin Love, il nipote del cantante dei Beach Boys non si era mai del tutto integrato a Cleveland, ma con l’avvento dei playoffs sembrava finalmente aver alzato le sue percentuali. Con i Celtics però è arrivato un’infortunio che ha chiuso la sua stagione, l’ala con la spalla lussata non ha accettato le scuse di Olynyk, dicendo che il canadese lo ha colpito di proposito. Questa assenza potrebbe costare molto ai Cavs, che vivono delle individualità di James e Irving e di qualche giocata estemporanea di JR Smith, i Bulls invece sembrano più squadra, inoltre coach Thibodeau è rinomato soprattutto per la sua attitudine difensiva, con lui in panchina fermare le bocche da fuoco di Cleveland potrebbe essere più facile.
Western Conference:
Golden State Warriors-Memphis Grizzlies:
La squadra che gioca meglio della lega, contro quella che gioca a far giocare male gli avversari. Una prova di maturità per i Warriors del nuovo MVP stagionale Stephen Curry. Sembrava potessero avere un inizio agevole i californiani, che nel primo turno avevano eliminato i Pelicans in quattro gare mentre Memphis aveva giocato con i Blazers una serie più impegnativa. Così non è stato, i lunghi dei Grizzlies stanno facendo la differenza, Zach Randolph e Marc Gasol sono stati immarcabili per gli avversari. La gara si è spostata in Tennessee ed i Grizzlies sono avanti 2-1, il prossimo match sarà decisivo per capire se si tornerà ad Auckland con una serie in equilibrio ed il fattore campo nuovamente per i Warriors o se Golden State dovrà provare il ribaltone da 3-1, evenienza molto rara nella storia delle serie NBA. Ma anche questa situazione conferma la competitività della lega, con i primi generali della regular season calcolando sia l’est che l’ovest a dover soffrire già in semifinale di conference.
Hosuton Rockets-Los Angeles Clippers:
I Clippers hanno eliminato i campioni in carica ed hanno trovato la fiducia che troppo spesso è mancata alla seconda e meno nobile squadra di Los Angeles. Chris Paul è stato sensazionale contro gli Spurs. Ma si è infortunato, senza di lui comunque i Clippers hanno battuto i Rockets ed anche in questo caso la serie si è spostata sul 2-1 per gli outsider leggendo la classifica, che hanno così ribaltato il fattore campo. In questa serie una squadra, gli Houston, dopo aver vinto 4-1 il derby texano con Dallas, hanno dovuto aspettare di sapere chi sarebbe stato il contendente alle semifinali di conference, avendo così modo di riposare e preparare meglio la sfida. I Clippers invece hanno avuto una serie lunga sette partite, ma ci hanno preso gusto. Oggi è anche tornato Chris Paul e con i Rockets che fanno troppo affidamento sulla propria All Star Harden, la sensazione è quella che potrebbe diventare una stagione magica per i losangelini, anche perché anche seconde linee come Reddick e Austin Rivers, il figlio dell’allenatore Doc Rivers stanno diventando dei fattori.
di Francesco De Felice