Moto GP, Catalogna: Lorenzo ritrovato e Rossi ancora lì, Marquez fantasma
Dopo un avvio di stagione tutt’altro che promettente Jorge Lorenzo sembra aver ritrovato il suo smalto, merito forse anche di un Valentino Rossi (di cui è compagno di squadra) che quest’anno sembra letteralmente ringiovanito e, almeno finora, perfettamente in lizza per trionfare nel motomondiale.
Ma appunto come dicevamo Jorge è tornato a guidare davvero, piazzandosi per la quarta volta di fila sul gradino più alto del podio raggiungendo il record personale di vittorie in serie e andando ad insidiare la leadership del sempreverde Valentino, suo compagno di team che comunque rimane alla guida del mondiale ma ora più che mai insidiato dal maiorchino. Quest’anno Vale non è riuscito, come sei anni fa, ad effettuare sorpassi da brividi sino all’ultimo giro per poi imporsi in uno dei più emozionanti last laps degli ultimi anni; nel 2009 così come oggi i due erano compagni di squadra.
Marc Marquez dal canto suo si stende al secondo giro, un errore che potremmo definire grossolano, con un folle tentativo di sorpasso finito nel più giusto dei modi, un’uscita di scena con caduta sulla ghiaia, giusto coronamento del folle tentativo di sorpasso cercato ai danni di Lorenzo; un errore che vale 69 punti di distacco da Valentino e con molte probabilità la perdita della corsa al primo posto nel motomondiale.
La gara ha regalato diverse emozioni, a partire dall’inconsueto ordine di partenza, con le due Suzuki di Espargaro e Vinales ad occupare le prime due posizioni sulla starting grid. L’insolita pole è difatti smentita nell’arco delle prime due curve con Lorenzo partito a tutto gas già davanti ai suzukisti alla prima curva e con un ordine completamente invertito: Dovizioso (+2), Marquez (+1) Smith (+4) Pol Espargaro (+6) Rossi (+1), Alexis Espargaro che dalla pole si ritrova al 7 posto mentre Vinales, addirittura, sprofonda in 14esima posizione.
La gran parte delle emozioni del GP si vivono nell’arco dei primi 3 giri, Lorenzo comincia una cavalcata per lo più solitaria che lo porterà come anticipato al quarto trionfo di fila, Marquez che nel tentativo folle di sorpassare lo stesso Lorenzo si ritrova a terra – in tutti i sensi – con la perdita della corsa al mondiale e il secondo ritiro di fila, per non parlare dell’Honda stessa che si trova a perdere quasi un secondo a giro da Yamaha e Ducati. Al terzo giro Rossi capisce che per stare dietro al suo compagno di scuderia ha bisogno di tutta la pista, così sorpassa meravigliosamente il ducatista Dovizioso e si invola in una rimonta impossibile, che difatti si chiude con il secondo posto; nel mentre i ritiri fioccano, Dovizioso stesso a causa di un problema con il controllo della stabilità della sua Ducati è costretto a ritirarsi, si ritirano poi anche Crutchlow e Pol Espargaro a causa di errori di impostazione. In tutto questo Dani Pedrosa cerca di tenere alto il morale in Honda e con un bel doppio sorpasso su Smith e Aleix Espargaro si guadagna a pieno titolo il terzo gradino del podio; bravo Iannone a chiudere in quarta posizione.
La situazione attuale sembra aver sconvolto l’inizio di stagione, Lorenzo sembra ora il più promettente per la vittoria del titolo con queste quattro vittorie consecutive ed un solo punto di distacco dal Dottore, seguono Iannone (94) e Dovi(83), MM93 si trova con 69 punti e poche speranze di riprendere il gruppo di testa, non ci resta da far altro che attendere il 27 giugno con il GP di Assen e vedere se Lorenzo confermerà il suo momento di grazia o se Vale riuscirà ad imporsi nuovamente e a consolidare il vantaggio.
di Francesco Galati