Tour de France 2015: i sogni di Nibali e Contador e la voglia di vincere di Froome e Quintana
“The man to beat“: questo il titolo del servizio realizzato dall’organizzazione del Tour de France 2015 per descrivere il profilo di Vincenzo Nibali, campione in carica della corsa a tappe più prestigiosa al mondo. Un servizio che la Rai ha mandato in onda nel corso della giornata di ieri, poco prima della seconda tappa, e che forse non ha portato fortuna al ciclista azzurro. Dopo una cronometro molto positiva infatti Nibali ha perso secondi preziosi nei confronti dei diretti rivali Froome e Contador nel corso della seconda giornata. Nonostante questo è difficile essere in disaccordo con chi ha realizzato quel pezzo giornalistico: l’uomo da battere rimane certamente lui per alcuni semplicissimi motivi. Innanzitutto perché il detentore di un trofeo, a meno di grossi tracolli sportivi, deve sempre partire con i favori del pronostico; in secondo luogo c’è da considerare che un distacco di poco più di un minuto come quello dell’azzurro a 19 tappe dal termine non può essere considerato un divario in grado di spostare più di tanto gli equilibri della competizione. Inoltre bisogna aggiungere che nella cronometro della prima giornata Nibali ha dato l’impressione di essere il più fresco dei quattro grandi pretendenti alla vittoria finale.
È chiaro però che è troppo presto per trarre giudizi e pensare che il campione italiano possa essere davvero il favorito per centrare il suo secondo successo consecutivo al Tour, soprattutto se in gara ci sono tutti gli altri campioni del momento. Alberto Contador, Chris Froome e Nairo Quintana rappresentano il meglio che il ciclismo attuale possa offrire e metterseli tutti quanti alle spalle non sarà assolutamente semplice. Quest’anno centrare la vittoria della Grand Boucle sembra ancor più difficile di quanto lo era stato nel 2014, quando sia Froome che Contador furono costretti ad abbandonare la corsa anzitempo a causa di brutte cadute. Quintana invece non prese neppure parte alla competizione. Tutti gli appassionati italiani sono però naturalmente al fianco dello Squalo messinese, pronti a spingerlo verso un’impresa che avrebbe del clamoroso.
Se sono infatti solo sette gli italiani che nella storia hanno trionfato nella corsa francese, tre sono quelli che ci sono riusciti per due volte. E parliamo di vere leggende dello sport a due ruote come Ottavio Bottecchia, Gino Bartali e Fausto Coppi, di questi solo il primo è riuscito a vincere il Tour due volte consecutivamente. Nibali vuole dunque entrare nella storia del ciclismo italiano ed internazionale, così come sogna di fare Alberto Contador che in caso di successo centrerebbe il “bis”, ovvero la vittoria di Giro e Tour nel corso dello stesso anno. Solo un fenomeno di classe e resistenza può realizzare un’impresa del genere, proprio come lo era l’ultimo che riuscì a centrare l’accoppiata: correva l’anno 1998 quando un azzurro con la bandana di nome Marco Pantani sì aggiudicò prima il Giro d’Italia e poi il Tour de France. L’auspicio è che il pirata possa continuare ad essere ricordato come l’ultimo ciclista in grado di vincere entrambe le corse e che lo squalo possa festeggiare ancora una volta lungo gli Champs Élysées ed entrare definitivamente nell’Olimpo delle leggende del ciclismo.
di Giovanni Fabbri