Eurobasket 2015. La situazione dopo la prima giornata
Sono cominciato gli Europei di Basket 2015. Dopo la prima giornata ecco la situazione gruppo per gruppo.
GRUPPO C
Olanda-Georgia 73-72
Il Gruppo C si apre con l’upset di giornata: l’Olanda, che sembrava inizialmente non dovesse neanche partecipare alle qualificazioni europee per mancanza di fondi, ha avuto la meglio sulla ben più quotata Georgia di Zaza Pachulia e dei tanti “italiani” (Sanikidze, Shermadini, Markoishvili e Pullen). Gli Orange, in controllo del risultato per tre quarti di gara, avanti 58-48 all’inizio dell’ultimo periodo, hanno subìto il rientro dei georgiani, che hanno provato, con colpevole ritardo, ad indirizzare la partita sul gioco prettamente fisico, pane quotidiano di Pachulia (16 punti e 6 rimbalzi) e compagni. La squadra di Igor Kokoshov, attuale assistente agli Utah Jazz, non ha però fatto i conti con Charlon Kloof, autore di 22 punti, della tripla ad un minuto dalla fine che ha riportato gli olandesi a -1 e dell’assist a Smulders per il jump-shot del sorpasso. Markoishvili ha poi fallito, in precario equilibrio, il canestro della vittoria. Successo di vitale importanza per l’Olanda in chiave quarto posto.
Macedonia-Grecia 65-85
Come da pronostico, la Grecia supera, non senza faticare, i macedoni del veterano Vlado Ilievski, rimasti attaccati alla partita fino al terzo quarto (al 29’ erano solo sotto di cinque, 50-55), ma che poi hanno dovuto soccombere al maggior talento e alla grande profondità di roster di Spanoulis e compagni. Molto ben bilanciati in attacco, i greci hanno tirato con il 55.2% dal campo e con un consistente 42% dall’arco, dominando anche a rimbalzo (39-28). Spicca la prova dell’ex Olimpia Bourousis, che ha messo a referto 18 punti, con un invidiabile 8/9 dal campo e +25 di plusminus. Oggi la sfida che può valere il primo posto del girone contro i padroni di casa della Croazia. Per i macedoni non bastano i 20 punti, con 13 tiri, di Kostoski.
Croazia-Slovenia 80-73
Davanti al proprio pubblico, la Croazia non fallisce l’esordio, battendo una Slovenia arrivata a questo Europeo priva di pedine fondamentali come Goran Dragic, Udrih, Nachbar e Lorbek. La squadra di Perasovic, succeduto a Repesa, ha creato il vuoto nei quarti centrali, grazie alla netta superiorità sotto le plance (43-25 a rimbalzo) e alla prestazione cinque stelle extra-lusso di Krunoslav Simon: 20 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e +18 di plusminus per il giocatore che la prossima stagione vedremo nel nostro campionato con la maglia dell’Olimpia Milano. I due Nba Hezonja e Bogdanovic completano un reparto esterni di una squadra che, in termini di talento individuale, ha tutto per arrivare fino in fondo. Per la Slovenia, guidata dai 14 punti di Zoran Dragic, fratello del più famoso Goran, già la partita di oggi contro la Georgia rapppresenta uno spartiacque decisivo per il prosieguo dell’Europeo.
Repubblica Ceca-Estonia 80-57
Nella gara che ha aperto ufficialmente gli Europei 2015, la Repubblica Ceca si è sbarazzata con irrisoria facilità di una mediocre (eufemismo) Estonia. L’impeccabile regia del veterano Welsh, la vena realizzativa del naturalizzato Schilb (14 punti, 67% dal campo) e il dominio sotto canestro dell’ex Nba Vesely (16 punti e 8 rimbalzi in soli 23 minuti) hanno spianato la strada ai cechi, per quaranta minuti in pieno controllo della partita. Nel secondo tempo, con la vittoria già in cassaforte (43-24 a metà partita), la squadra di coach Ginzburg, allenatore del Nymburk, ha potuto anche far rifiatare i titolari, svuotando la panchina e amministrando le energie di tutti. Per l’Estonia da sottolineare solamente la prova di Vene (Zalgiris Kaunas), che ha accumulato, soprattutto grazie ad un finale di garbage-time, una doppia-doppia da 18 punti e 13 rimbalzi.
Lettonia-Belgio 78-67
Come tutte le “squadre di casa” di questo Europeo itinerante, anche la Lettonia sfrutta il fattore campo vincendo in volata contro il Belgio, in quello che è, oggettivamente, il girone più povero qualitativamente. Privi di Porzingis, che vedremo in Nba ai Knicks tra poche settimane, i lettoni si sono affidati a due vecchi lupi di mare come Berzins e Freimanis e alla qualità nel tiro da fuori di Janicenoks. È proprio una sua giocata da quattro punti, a sette minuti dalla fine, a creare il primo divario importante tra le due squadre (61-54), che il Belgio, guidato dal solidissimo Hervelle (13 punti, 7 assist e 6 rimbalzi), non sarà più in grado di recuperare. Oggi il derby baltico contro la Lituania potrà dirci qualcosa in più sulle reali ambizioni lettoni.
Lituania-Ucraina 69-68
Se l’è vista davvero brutta la Lituania, andata molto vicina ad una sconfitta contro l’Ucraina che avrebbe avuto del clamoroso. Alla fine, grazie a dei buoni possessi difensivi nell’ultimo minuto e mezzo di gioco e sfruttando l’uscita per falli di Fesenko, i lituani hanno evitato la frittata. Lituania-Ucraina è stata soprattutto Valanciunas-Fesenko: i due centri hanno dato vita ad un duello molto intenso, conclusosi con una sostanziale parità, evidenziata anche dai numeri (19 punti, 11 rimbalzi e un assist per entrambi). A fissare il risultato finale sono stati i due tiri liberi di Maciulis: proprio i tiri a cronometro fermo sono stato l’ago della bilancia per i baltici, andati in lunetta ben 25 volte contro le sole tre volte per gli ucraini.