Moto Gp. Biscotto spagnolo: a Rossi non riesce il miracolo, vince Lorenzo ma perde Marquez
Cominciamo subito col dire che la gara di ieri, corsa a Valencia, è stata in larga parte grande delusione e in altrettanto larga parte uno spettacolo, dove un campione ingiustamente punito ha corso una gara da diciottenne malgrado i suoi 36 anni e dove il giovane campione ha invece (di nuovo) dimostrato di non essere il campione che tutti speravano. Le qualifiche iniziano con tutte le statistiche a sfavore di Valentino – partito dall’ultima posizione a causa della penalizzazione – e Lorenzo in pole seguito da Marquez e Pedrosa.
Sarebbe stato lecito aspettarsi una gara piena di emozioni con il dottore a rimontare da lì in fondo, troppo in fondo, e i tre spagnoli a darsi battaglia. Del resto Lorenzo aveva un titolo da vincere e Marquez una dignità da difendere, purtroppo uno dei due ha fallito e la perdita di oltre mezzo milione di follower tra le pagine di Facebook e Twitter la dice lunga, ma questa è un’altra storia. nIl dottore il suo l’ha fatto anche se in più di un sorpasso qualcuno ha, forse giustamente, evitato di dare troppo filo da torcere a chi aveva subito uno sgarro da un tribunale che ha riconosciuto il benefico del dubbio, ma che in quello stesso dubbio ha scelto di penalizzare – condannando a morte – le sorti del moto mondiale.
Mentre Valentino cercava disperatamente una rimonta che ha avuto dell’impossibile, e del resto recuperare 20 posizioni in un GP davvero non è da tutti, lì davanti Marquez e Lorenzo giocavano al gatto e la volpe: tempi spaziali con Marc evidentemente con qualcosa in più che non ha attaccato mai il connazionale. Al penultimo giro Pedrosa, che ha compiuto il suo dovere, recuperando quasi 12 secondi in 8 giri al duetto di testa, ha deciso di dare una sferzata di orgoglio e di attaccare i vicinissimi due: incredibilmente Marquez superato ha ritenuto opportuno di effettuare un contro sorpasso assai aggressivo nei confronti del compagno di squadra per chiudere definitivamente la pratica e regalare il mondiale all’amico Lorenzo.
Impossibile entrare nei tecnicismi, e contro senso tuffarsi nella polemica, però in questo finale abbiamo assistito a quello che senza se e senza ma può considerarsi un biscotto. E se Lorenzo è il vincitore del mondiale è altrettanto vero che Rossi ne è il vincitore morale, alla fine c’è solo uno sconfitto: Marquez. L’anno prossimo cambieranno le regole e forse qualche pilota, speriamo soltanto che lo spettacolo per questa volta durerà fino alla fine e non finirà a due gare dalla fine.
di Francesco Galati